Parlamento UE: la mostra che offende i cristiani

Parlamento UE: la mostra che offende i cristianiParlamento UE: la mostra che offende i cristiani – Dal 2 al 5 Maggio, presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles, si è tenuta una mostra di opere artistiche dell’artista svedese Elisabeth Ohlson.

L’artista, di idee spiccatamente liberali, ha ricevuto la promozione delle sue opere dal segretario del Partito della Sinistra Svedese Malin Bjork.

Un affronto ai nostri valori

Questa mostra contiene l’ennesimo sputo della sinistra ultraliberale europea nei confronti dei fedeli cristiani, della Storia cristiana di questo continente e del Cristianesimo tutto.

In una di queste opere si raffigura il Cristo circondato da una schiera di apostoli vestiti in abiti di cuoio tipici della realtà LGBT.

L’ennesima mancanza di rispetto alla Santa Fede, l’ennesima volta in cui il Sacro viene calpestato in nome degli ideali mondani dell’inclusività e della propaganda arcobaleno.

E che sia chiaro da subito: i cristiani europei non fremono di indignazione perché è una scena gay – o almeno non è quello il motivo principale -, fremono perché la figura del Cristo viene sminuita, svilita, calunniata e ridicolizzata venendo accostata a una realtà che non è la Sua.

La lobby LGBT odia il Cristiano

Se il quadro avesse mostrato Gesù assiso su un trono circondato da lascive mignotte l’indignazione sarebbe stata la stessa.

Ciò che fa incazzare i fedeli è il mostrare il Cristo non per il misericordioso redentore dei peccatori che era, ma come un permissore e un autore di quegli stessi peccati.

Il Gesù reale, il Gesù biblico, il Gesù della Tradizione Cattolica e cristiana avrebbe abbracciato quei peccatori per redimerli, non certo per assecondare il loro – seppur umano – peccato.

Ma sento già gli ultraliberali arcobalenosi di tutta Europa strapparsi i capelli: “non potete scagliarvi contro di lei e la sua arte! È libertà di espressione!”

Certamente ma è anche libertà di espressione del popolo cristiano poter difendere la sua Fede ed esigere il rispetto che Essa merita.

Doverose riflessioni

Prima riflessione: se un artista cattolico avesse fatto un’opera in cui si mostrava il Cristo intento nel redimere un omosessuale incoraggiandolo alla castità – come i dettami cattolici insegnano – sarebbe stata sempre difesa la sua libertà di espressione o la polizia rainbow l’avrebbe fustigato per omofobia e avrebbe rimosso la sua opera?

Seconda riflessione: la nostra è una società laica e libera giusto? Gli ultraliberali ce lo urlano sempre in faccia non appena noi cattolici ci azzardiamo a scambiarci gli auguri di Buon Natale.

Allora perché la libera espressione artistica scorre sempre verso un’unica direzione? Se “amore” LGBT dev’essere a quando un’opera con Maometto che pomicia con Abu Bakr? Oppure una dove Mosé viene presentato truccato e vestito con body rosa, tacchi e piume di struzzo?

Ah già, quelle sarebbero disgustosi attacchi alle minoranze! Disgustose manifestazioni islamofobe e antisemite. Senza contare che probabilmente musulmani e ebrei intimoriscono molto di più i paladini del laicismo e con loro è meglio non scherzare.

Mentre il cristiano lo si può prendere a schiaffi a piacimento. Tanto porgerà sempre l’altra guancia.

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