Roma: arrivano i cassonetti Smart

Roma: arrivano i cassonetti SmartRoma: arrivano i cassonetti Smart – A Roma è emergenza permanente, un’emergenza continua, a cui il sindaco Gualtieri non solo non dà alcuna risposta concreta, ma continua con la demagogia inutile o con la propaganda puramente ideologica.

La capitale più sporca

Uno degli aspetti più gravi che, tra gli altri, incombe sulla capitale, è l’emergenza rifiuti. Roma è in gravissimo ritardo per quanto riguarda la raccolta differenziata, inoltre, nonostante abbia una grande azienda municipalizzata, Roma è ormai tra le città più sporche d’Italia e d’Europa.

Leggiamo in questi giorni che la giunta capitolina, in accordo con AMA – proprio in questo periodo natalizio – comincerà una sperimentazione per la raccolta dei rifiuti, con dei cassonetti “intelligenti”, che connotati da diversi colori, dovrebbero appunto separare l’immondizia.

I cassonetti Smart

Questo è quello che già da tempo succede nelle altre città europee; in più, i cassonetti stessi sarebbero dotati di sensori, che, ove le autovetture volessero parcheggiare in modo da intralciare le manovre per lo svuotamento degli stessi, si metterebbero a suonare. Il che, a dire del Sindaco, dovrebbe anche ad andare a fare beneficiare il flusso del traffico. Staremo a vedere se e quando questa sperimentazione partirà davvero, perché al momento – al di là delle chiacchere di Gualtieri – i pochi cassonetti di nuova generazione che sono stati posizionati non possono essere utilizzati come propagandato, perché l’AMA ha dimenticato di munire i residenti delle tessere elettroniche associate, necessarie per usufruire del servizio.

Le speranze romane

Per il momento, i romani – proprio come i bambini che in questo periodo scrivono la lettera a Babbo Natale – dovranno accontentarsi delle promesse, di concreto non c’è nulla. Roma chiude il 2022 con cassonetti vecchi e quasi sempre pieni, senz’altro puzzolenti.

Nessuno mai li sterilizza e i quartieri sono invasi da cattivo odore e sacchetti abbandonati ovunque, così da degradare l’ambiente all’inverosimile.