Tanks occidentali per la guerra totale – Accordo per la concessione a Kiev di carri armati pesanti: appianate le tensioni fra il cancelliere tedesco Scholz e il Presidente americano Biden.
Nello specifico, l’intesa riguarderebbe la fornitura di una notevole quantità di carri Abrams e Leopard, che Berlino si era dichiarata non disposta a fornire.
Sembra che la situazione sia sulla via di essere sbloccata e a fronte della disponibilità di Berlino ad inviare i Leopard e che altri dodici Stati NATO europei abbiano già dichiarato di voler infoltire le fila di carri armati pesanti in dotazione a Zelensky.
I carri occidentali
La strategia è chiara: consentire a Kiev di avere armi a sufficienza per la controffensiva che consenta la riconquista di tutti i territori sotto il controllo russo.
Secondo le stime, Kiev avrebbe bisogno di 500/600 carri pesanti per sferrare la controffensiva – a detta loro – finale. Washington vuole imprimere un’accelerazione importante al conflitto, cercando di infliggere una sconfitta strategica alle forze del Cremlino.
Le reazioni di Mosca
Mosca non ha lesinato critiche, lanciando strali all’amministrazione USA: secondo Putin e i suoi, a ragion veduta, Washington starebbe progressivamente alzando il livello dello scontro, cercando di sfiancare la Russia per tramite del governo fantoccio ucraino.
Effettivamente i piani del Pentagono sono piuttosto chiari: giungere ad un’escalation progressiva, ma costante, che faccia conflagrare tutta l’Europa ed utilizzi il governo di Kiev come arpione per provare a sgretolare una volta per tutte – o quantomeno ferire mortalmente- il modello russo.
La situazione sullo scacchiere europeo è più esplosiva che mai. La NATO non ha alcuna intenzione di stemperare la tensione e non si escludono scenari clamorosi, a tutto detrimento delle popolazioni europee, coinvolte in una guerra americana per procura contro Putin, rimasto ultimo baluardo di un’Europa diversa da quella del modello liberal progressista.