Ten Bota! Solidarietà all’Emilia Romagna

Ten Bota! Solidarietà all’Emilia RomagnaTen Bota! Solidarietà all’Emilia Romagna – Sì, va bene: adesso è il momento della contrizione e della solidarietà e delle parole retoriche.

Tra 24 o 48 ore, però, tornerà il sole e, dunque, sarà il momento di fare i conti, qui in Emilia e in Romagna, col disastro che è stato determinato non tanto e non solo da una improvvisa ed eccezionale precipitazione – sarà che i cinquantenni, almeno loro, ricordano ancora gli inverni con settimane e settimane senza sole, con la pioggia, ma senza fiumi esondati -, ma da una dissennata gestione del territorio che riguarda non solo le ex-aree rurali, ma anche i tessuti urbani.

Non crolla solo la collina romagnola, qui sia allaga anche la stazione via Saffi a Bologna mai finita sotto l’acqua da secoli.

Se fosse accaduto al Sud Italia

Qualcuno lo ha già detto: se fosse accaduto Campania o in Calabria, adesso le televisioni sentenzierebbero sulle mafie, sulla “mangianza del suolo”, sulle collusioni mafiose tra speculatori e amministrazioni pubbliche, sull’abusivismo.

Siccome siamo in Emilia, però, dove la stessa forza politica governa da sempre la Regione e, almeno fino a poco tempo fa, qualsiasi altro ente locale e tutto ciò che è stato costruito è stato costruito con la dovuta dotazione di carte bollate e delibere, allora nessuno che osi chiedere quel che ci sarebbe da chiedere: il commissariamento del signor Stefano Bonaccini.

Ciò che altrove – per la stampa, per le televisioni, per le forze politiche e la magistratura – è incuria e malcostume a cui, di tanto in tanto, la Natura chiederebbe il conto; in Emilia è sempre e solo colpa del destino cinico e baro.

Non è il caso di finirla?

Non è il caso di impedire che siano proprio coloro che hanno creato i presupposti urbanistici, geologici e di programmazione della gestione del suolo del disastro di oggi, a gestire la ricostruzione domani?

Se non accadesse, se ci si ritrovasse con quelle stesse facce lì, Allora non resterebbe che pregare.

Chi? La Madonna di San Luca che, si accettano scommesse, quando sabato o domenica prossima tornerà sul suo sereno colle, porterà via il maltempo e restituirà il sole, come da sempre accade da decenni e decenni.

Sugli uomini e le donne, gli amministratori e le amministratrici del Pd, invece, sarebbe venuto il momento – e l’occasione – di metterci una pietra sopra.

Diversamente, il Centrodestra di governo dimostrerebbe solo e per l’ennesima volta quanti rospi si debbano e si possano ingoiare, pur di restare a guardare le cose da Palazzo Chigi. Massimiliano Mazzanti