A Milano è allarme stupri: i dati del Viminale

A Milano è allarme stupri: i dati del Viminale

 

A Milano è allarme stupri: i dati del Viminale – Qualche giorno fa a Milano, una ragazza inglese di 29 anni ha denunciato ai carabinieri di essere stata violentata negli spogliatoi maschili delle terme di Porta Romana a Milano.

L’assalitore sarebbe un venticinquenne che aveva appena conosciuto, mentre era alle terme con una amica.

La giovane ha spiegato ai carabinieri di aver conosciuto l’uomo, nel centro benessere e che in serata lo sconosciuto l’avrebbe invitata a seguirlo in un posto appartato dove, stando a quanto esposto dalla ragazza, sarebbe stata costretta a subire atti sessuali contro la sua volontà.

I casi non si contano più

Nella mattinata sabato 27 gennaio al confine tra Milano e Cinisello Balsamo, è stata soccorsa una ragazza che camminava in un evidente stato confusionale, con lo sguardo perso nel vuoto, seminuda indossando, solamente, una giacca e le scarpe.

La giovane, che non aveva documenti con sé ma che vive a Legnano, ricorda soltanto di essersi recata a Cinisello Balsamo per trascorrere una serata in discoteca.

Gli accertamenti medici non hanno riscontrato segni evidenti di violenza sessuale, ma ciò non esclude che sia stata vittima di abusi.

Ancor prima, la notte del 21gennaio, due ragazze di 19 e 27 anni sono state aggredite all’alba in strada fuori da una discoteca alla periferia nord di Milano.

Stando a quanto da loro esposto, alle 5 del mattino un uomo ha avvicinato da dietro la diciannovenne e dopo averla presa per le spalle le avrebbe infilato la mano tra le gambe. L’altra ragazza è subito intervenuta e ha colpito l’aggressore con la borsetta per farlo desistere, tale gesto che ha provocato la risposta dell’assalitore che con una spinta l’ha fatta, cadere a terra.

Le due giovani, poi, sono riuscite a dare l’allarme.

I parchi oramai sono luoghi selvaggi

Una manciata di giorni orsono, è stato arrestato perché fortemente indiziato, un giovane rumeno di anni 25, di essere responsabile di aver abusato sessualmente, in un parco del quartiere Niguarda, di una giovane diciannovenne.

I fatti risalgono all’ottobre scorso, l’uomo ha costretto la giovane, in condizioni di fragilità, ad assumere una notevole quantità di alcool per stordirla per poi obbligarla a subire atti sessuali.

I numeri dell’emergenza

A Milano i dati sugli abusi sessuali sono allarmanti; tra il 2019 e il 2023 sono raddoppiate, le denunce di violenza sessuale a carico di persone note, passano da 339 a 517 (dato da gennaio ad agosto 2023).

Impennata anche dei fascicoli aperti contro ignoti: da 171 nel 2019 a 420 ad agosto del 2023. Sommando il tutto, si arriva a poco più di 500 fascicoli aperti nel 2019 e a quasi 1.000 nei primi otto mesi del 2023. In aumento, anzi quasi triplicate, anche le denunce per violenza sessuale di gruppo (da 20 a 53).

Giovanissimi, sia gli aggrediti che gli aggressori

Va inoltre notato il dato che evidenzia l’abbassamento dell’età media, sia delle vittime sia degli autori, rispetto al passato. In particolare, il 45% degli imputati a Milano per tali reati ha tra i 18 e i 45 anni; nel dettaglio, il 25% ha tra i 26 e i 35 anni; il 20% ha tra i 18 e i 25 anni.

Degli abusi descritti, la media nazionale, Milano non fa eccezioni, risconta che: il 38% era straniero, di cui il 5% cittadino comunitario, 18% cittadino extracomunitario regolare e ben il 15% commesso da clandestini, dati aggiornati alla fine del 2022.

Ci salverà il vigile di quartiere

Mentre all’interno della politica milanese, assistiamo al solito giochetto dello scarico delle responsabilità adducendo le colpe e le competenze ora alla regione ora al governo centrale a guida centro destra, fa acqua da tutte le parti il piano sicurezza Sala/Gabrielli che prevede il vigile di quartiere ed un aumento delle pattuglie notturne.

Ecco un post del parolaio Al Salah (come viene chiamato il sindaco Sala, vista la sua propensione all’accoglienza e alla migrazione incontrollata, basta che questa non intacchi o procuri fastidi al suo, o a quello dei suoi amici, orticello come ogni buon comunista con il Rolex) di qualche mese fa, a risposta su cosa sta facendo la sua giunta per rendere la città da lui amministrata più protetta: “Si sta lavorando per rendere Milano più sicura, facendo ciò che si deve, nel limite delle nostre possibilità perché i limiti, in un’istituzione pubblica come in una famiglia, ci sono”.

Parole vuote, senza alcun senso pratico ed intanto i cittadini hanno paura, Milano oramai è il far west, una città in mano a balordi di ogni specie, non si è più sicuri a qualsiasi ora del giorno ed in qualsiasi punto della metropoli sia esso il centro o la più remota periferia.

Paolo Ornaghi

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