American kulturkampf – Che la spaccatura tra americani si stia facendo più grave e profonda è evidente e noto a tutti gli osservatori.
Le faglie USA
Le contrapposizioni politiche, morali, ideologiche e religiose sfociano spesso in scontri diretti tra gruppi radicali di destra e sinistra ed è stato fatto notare come questa situazione di tensione e di polarizzazione ricordi quella che ha preceduto la guerra civile tra nord e sud – una guerra che è costata agli americani più sangue di tutte le guerre esterne.
Non sorprende che questa contrapposizione si manifesti anche a livello culturale.
Uno scontro ideologico
E se questa battaglia culturale tra le due anime dell’America nel passato era prerogativa dei think tank, di gruppi numericamente ristretti di pensatori – con la Alt Right che sfidava il monopolio marxista e progressista instaurato nei campus universitari fin dagli anni ’60 – negli ultimi anni lo scontro si è fatto più popolare e di massa e il fronte della kulturkampf americana passa ormai attraverso scuole e biblioteche pubbliche con la sinistra che spinge soprattutto testi Lgbt mentre la destra li contrasta in nome dei valori religiosi e familiari.
Per contro la sinistra ha iniziato a prendere di mira i testi “razzisti”. Il risultato è che sempre più libri vengono presi di mira per essere epurati.
La battaglia dei libri
Secondo dati resi noti dalla American Library Association, (ALA) i titoli dei libri incriminati e di cui si auspica l’eliminazione sono stati 566 già nel 2019, ma erano saliti a 1858 nel 2021 per superare i 2500 nel 2022.
E tutto fa pensare che la tendenza si accentuerà ulteriormente. Questi dati dal fronte della cultura popolare sono indicativi dal momento che i “roghi dei libri” (reali o metaforici) sono una costante dei processi rivoluzionari.
Il fatto che in questa fase storica il fenomeno rivoluzionario sia spinto dai due poli opposti e si sommi alle mobilitazioni di massa, agli scontri violenti e alle esibizioni delle armi, lo fa apparire quanto mai allarmante.
Chi in Europa giudicava gli americani come superficiali, benché violenti e dal grilletto facile deve ricredersi.
Sull’orlo della guerra civile?
Esiste una America profonda che si sta schierando in campo e ogni anno è più consapevole della posta in gioco. Se prima lo scontro riguardava i “pensatori” e i militanti attivi delle due parti ora vede coinvolte anche le famiglie e le comunità locali.
Il fronte si fa sempre più ampio. Come alla vigilia della guerra civile.
Marzio Gozzoli