I diritti e i rovesci

I diritti e i rovesciI diritti e i rovesci – In questo momento storico mi sembra di concepire il mondo in due categorie: coloro che accampano diritti di ogni tipo protetti dalle reti politiche progressiste che, senza se e senza ma, pretendono che ogni richiesta venga soddisfatta e l’altra categoria, quella delle persone che devono subire i pretesi diritti dei primi senza proferire verbo per non incorrere in strali, ormai cristallizzati in insulti perché gli argomenti a suffragio sono ai minimi termini.

Nessun dissenso è tollerato

Per farla breve per i progressisti migranti clandestini , organizzazioni lgbt ( sempre più simili a piccole mafie) , organizzazioni per le occupazione abusive delle case ( con casi simili alla bimba scomparsa) , movimenti antagonisti sempre più spavaldi e violenti , youtuber al limite della decenza educativa e alla ricerca del proibito ( bimbo di 5 anni ucciso da dementi alla guida di suv fuoriserie) , influencer senza cultura alcuna che alimentano l’ ignoranza e la strafottenza, microcriminalità sempre più sfrontata ed impunità, fenomeno delle baby gang in aumento  (segnale indiscusso del fallimento della famiglia) sono gli ingredienti del mondo al quale vorrebbero si piegasse la parte, quella che i “diritti” di questi storti deve subire.

Guai a ribellarsi pena farsi dare dal fascista, omofobo, razzista o nella migliore delle ipotesi del troglodita.

Anziani dimenticati

In mezzo a questo oceano cazzatico vi è una categoria di persone alle quali la politica (destra e sinistra) non presta alcuna attenzione: quella degli anziani e che più di ogni altra è abusata in maniera violenta dal popolo dei diritti.

Eppure, questa categoria di persone è stata quella che, dopo gli orrori di una guerra, ha ricostruito un paese distrutto a prezzo di enormi sacrifici.

Gli anziani sono quelli che hanno promosso il boom economico, quelli che se pur sfruttati, hanno portato l’Italia ad essere una delle potenze economiche mondiali.

Erano e sono persone che non hanno studiato ma potrebbero elargire lezioni di morale ed economia alle attuali stirpi di deviati mentali che affollano le tribune politiche.

Ecco per molte queste persone, che magari hanno lavorato una vita senza contributi, lo stato, come un figlio irriconoscente, elargisce pensioni sociali (480 / 580 euro) che li elevano un gradino al di sopra degli accattoni.

Basta vederli nei mercati, curvi ma educati, silenziosi perché abituati a soffrire, cercare di risparmiare il centesimo sulla frutta e sulla verdura perché il bilancio è povero.

Li vedi spesso soli negli ospedali e magari al loro ritorno a casa trovano l’alloggio occupato da altre persone.

Se non sei à la page

In questa repubblica delle mangrovie, dove le correnti politiche si mischiano solo per farsi gli affari loro, i penultimi (anziani e poveri) sono scalzati dagli ultimi perché è più comodo e di moda occuparsi di questi: fa tendenza, non impegna e perché così vuole il mondo progressista.

Aver dato il reddito di cittadinanza (780 euro) a giovani che stavano a giocare al lotto alle otto trastullandosi i testicoli sul divano e dare una miseria di stato agli anziani è il segnale di imbarbarimento totale di questa nazione e della scomparsa totale dei valori civili.

In questo paese solo diritti, i doveri sono sorpassati, demodé.

Che altro aggiungere? Nulla che mi incazzo ad ogni tg

Maurice Garin