La festa della Repubblica senza i reparti armati

E’ meglio che la festa della Repubblica, il 2 giugno, si  celebri senza reparti armati che sfilano.

Logica vuole che una nazione autocelebri se stessa facendo sfilare i suoi reparti in armi per una ragione molto semplice: dall’antichità si da per assodato che gli uomini in armi, meglio di tutti, simboleggino il coraggio e la determinazione a difendere quella «certezza di  campi di are, di tetto, di sepoltura » che é la Patria.

In presenza di una nazione (sintesi di popolo e territorio) che si sente poco Patria e che da un bel po’ ha in uggia la «fortitudo» degli uomini in armi, é bene che gli uomini in armi facciano un passo indietro e lascino che quella nazione (che non vuole essere Patria) autocelebri se stessa facendo sfilare le espressioni sociali più o meno armate che le stanno maggiormente simpatiche: Polizia, Polizia carceraria, Guardia di Finanza, Pompieri, ambulanze e ambulanzieri, medici e infermieri, sindaci, atleti olimpici e paralimpici, CRI, e… perché no!?  ONG varie.

NO GRAZIE!

Per i soldati non si tratta di ritirarsi sull’Aventino ma di dire chiaro e tondo ai politici: NO Grazie! D’ora in avanti, pur continuando a servire in armi la nostra Patria lasciamo che la vostra nazione autocelebri sé stessa senza di noi perché non ci stiamo ad essere le comparse di una ricorrenza che voi politici avete ridotto a festicciola di paese… via, ci manca solo l’albero della cuccagna e la tombola.

Vengono in mente i versi di quell’esploratore dell’animo umano che é stato Kipling:

«for it’s  Tommy this an’ Tommy that ‘an’ – chuck him out, the brute’- but’is a saviour of his coutry when the gun bigin to shut»1.

La sfilata della festa della repubblica nel 2022 é stata ridicola, ed é bene che i soldati non lo siano.

brano tratto dalla poesia “Tommy”, di J.R.Kipling, una difesa dei soldati semplici che, all’epoca, venivano guardati male in patria. Si negava loro l’accesso a locali, teatri, ecc., anche perché erano ritenuti rissosi e beoni. Secondo Kipling, questi atteggiamenti di rifiuto cambiavano a centottanta gradi quando le bande cominciavano a suonare marce militari e c’era qualche intervento militare da fare o addirittura qualche guerra da combattere: al ché “Tommy Atkins” – questo il nome generico per dire in Inghilterra “soldato semplice”, come il “GI” statunitense – veniva trasformato in “Mr Atkins” perché il soldato fosse osannato e inviato al fronte.