Usa: il miracolo e l’essenziale – Nelle elezioni presidenziali Usa non ha vinto il candidato più idiota. E questa non è una notizia irrilevante!
La democrazia moderna, di per sé nemica di ogni sentimento aristocratico, lontana da ogni forma intelligente di pensiero e di espressione, solitamente partorisce mostri; i candidati, dovendo rincorrere la quantità non possono che trascurare la qualità.
Le idee in cui crede chi ricerca il voto popolare sono quelle che spera lo possano portare alla vittoria, ragion per cui la verità non interessa alla democrazia più di quanto la morale interessi ad un lupo affamato.
La democrazia americana, in particolare, siede su una montagna di cadaveri e di bugie.
Eppure, Trump, nei limiti notevoli che gli appartengono e che non possono essere ignorati, rappresenta ciò che di meglio quel Paese, quel sistema e questo momento storico possono esprimere e la sua vittoria è il segnale che qualcosa di molto profondo sta cambiando, tanto da muovere le masse verso il miracolo: cercare ciò che è più vicino alla verità.
La ideologia woke, le follie gender, l’immigrazione di massa, il problema della droga (che negli Usa è una piaga sociale impressionante), l’assenza di riferimenti alti, hanno prodotto una reazione inaspettata e rarissima in una democrazia: stavolta non è stata la banalità a vincere, non l’idiozia, non l’ignoranza crassa.
Sarà stata la “cultura” anticristiana della Harris ad aver mosso milioni di cristiani ad andare alle urne per Trump e milioni di “latinos” a non votarla?
Probabilmente!
Sarà stata la sua assoluta incapacità di affrontare in modo non risibile qualsiasi discorso di politica estera ed economica?
Quasi certo!
La Harris e i suoi piagnistei che additano i bianchi come razzisti ed i maschi bianchi come delinquenti hanno stancato persino il suo elettorato; un’America con problemi interni giganteschi mostra tutta la sua saturazione per le barzellette LGBTQ e per le lagne antirazziste in assenza di razzismo.
La Harris, il nulla nella sua incarnazione più maligna e più idiota, non ha convinto neppure il suo elettorato di riferimento.
Certi interventi in cui appare alticcia e incapace di comporre frasi sensate non sono stati perdonati da un elettorato che ha troppi problemi importanti per potersi permettere di essere stupido ed oggi, negli Stati Uniti, il sistema democratico si è espresso in maniera intelligente.
Trump ha più volte ripetuto “Christ is the King” … solo l’invocazione a Lui ha potuto rendere intelligenti le scelte delle masse! Quando si ricorre a Cristo persino i sistemi elettorali democratici funzionano!
Il ripristino della preghiera nelle scuole è il prossimo passo di un presidente non perfetto, ma che pare abbia capito l’essenziale!
di Irma Trombetta
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