Dopo l’episodio di piazza dell’Unità, oggi la Questura, ha condotto una vasta operazione di controllo nelle zone della Bolognina e della Stamoto. L’operazione è stat sviluppata con l’impiego anche di un reparto mobile della Scientifica, di unità cinofile e dei vigili urbani.
All’interno dell’ex-caserma, sono stati individuati alcuni individui di origine somala e marocchina, i quali sono stati denunciati per invasione di terreni ed edifici, mentre non è stata rilevata alcuna sostanza stupefacente. Dopo le verifiche presso la caserma Stamoto, le operazioni si sono estese ad altre zone del quartiere Bolognina, particolarmente condizionate da fenomeni di illegalità, tra cui piazza dell’Unità, via Matteotti, via de’ Carracci, via Dall’Arca e via Fioravanti.
In tali aree, gli agenti hanno identificato 40 persone, di cui 8 extracomunitarie, ed eseguito controlli in cinque esercizi commerciali. Ulteriormente, la Squadra mobile ha eseguito tre arresti nella zona della Bolognina nei confronti di spacciatori stranieri. In particolare, in via Stalingrado, i poliziotti in borghese hanno individuato un giovane marocchino del 2000, precedentemente arrestato per spaccio e soggetto a un divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna, che ha incontrato altri due soggetti nel giardino di una chiesa in Via della Repubblica. Si trattava di un marocchino del 1999, anche lui già fermato per spaccio, e di un connazionale del 2002 senza precedenti penali.
I tre sono stati osservati mentre maneggiavano merce sospetta nelle vicinanze di un armadietto metallico tra Viale della Repubblica e Via del Lavoro, effettuando diverse transazioni illecite nei paraggi, spostandosi sia a piedi che in bicicletta. Durante il controllo, i tre hanno tentato la fuga e, mentre il marocchino del 2000 è riuscito a dileguarsi, gli altri due sono stati fermati.
Il giovane del 2002 ha tentato di sfuggire lanciando la propria bicicletta contro lo scooter degli agenti della Squadra mobile, danneggiandolo, e colpendolo più volte nel tentativo di far cadere i poliziotti. Nonostante ciò, è stato bloccato e trovato in possesso di nove dosi di cocaina nascoste negli indumenti intimi, per un totale di sette grammi. Il complice del 1999 ha opposto resistenza agli agenti, tentando una fuga precipitosa e colpendoli ripetutamente per eludere il controllo, ma è stato fermato con 800 euro in contanti e uno spray al peperoncino. Entrambi, irregolari sul territorio nazionale, sono stati condotti in carcere in attesa di convalida.
Il terzo arresto è avvenuto nel quartiere Croce Coperta, a seguito di segnalazioni relative ad attività di spaccio. Un tunisino del 2003 è stato visto muoversi con fare sospetto in via Rimini, effettuando diverse cessioni nei dintorni in sella a una bicicletta. Durante il controllo, il tunisino ha attaccato lo scooter di servizio con calci, causando la caduta di un ispettore della Squadra mobile e continuando ad aggredirlo. L’operatore, portato al pronto soccorso, è stato dimesso con prognosi di 21 giorni a causa di una sospetta lesione al legamento del ginocchio.
Dopo inseguimento, il tunisino è stato fermato mentre tentava di disfarsi di numerose dosi di cocaina sputandole. Le palline, 14 in totale, ammontavano a 12 grammi di stupefacente. Con precedenti per ricettazione, l’uomo è stato arrestato con rito direttissimo. Il tunisino, presente in Italia dal settembre 2024, era stato trasferito presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Gradisca per il successivo rimpatrio, a seguito di una richiesta di protezione internazionale dichiarata inammissibile. Tuttavia, il 24 aprile 2025, il Tribunale di Trieste ha sospeso la procedura, permettendone il rilascio dal CPR e la permanenza sul territorio nazionale.