Stop all’indottrinamento gender a scuola: ecco quanto chiaramente han detti i giudici americani in un assodato verdetto:
“la prima educazione spetta alla famiglia, non allo Stato”
La Corte Suprema ha riconosciuto ai genitori il diritto di opporsi all’insegnamento gender free imposta nelle scuole pubbliche.
Nella contea di Montgomery, nel Maryland (l’ottavo stato più piccolo gli Stati Uniti d’America, ma il diciottesimo più popoloso e il quinto più densamente popolato) alcune famiglie di diverse confessioni religiose si erano rivolte ai giudici quando le autorità scolastiche avevano bellamente ignorato la loro richiesta di esser messe a conoscenza preventivamente su cosa i loro figli apprendessero su alcuni testi, decisamente arcobaleno, scolastici.
La Corte Suprema degli stati uniti ha dato loro ragione, difendendo la libertà educativa dei genitori, e ribadendo che quei testi scolastici, non solo non sono innocui, ma veri e propri strumenti per, subdolamente, trasmettere un’ideologia e che non devono essere imposti senza il consenso delle famiglie.
Un potere enorme
Bisogna aver presente che negli USA la Corte Suprema ha un potere enorme, e la speranza che faccia scuola anche nel nostro “bistrattato e vecchio” continente.
La corte si compone di nove giudici nominati a vita, e condiziona, con le sue scelte la vita dei cittadini più di quanto può fare il Parlamento stesso.
Ben differente dallo stivale italico ove la magistratura, è divisa in un insieme di organi istituzionali che determina sia le funzioni giurisdizionali, ovvero nell’interpretazione delle norme e disposizioni per redimere le controversie, distinguendosi in magistratura ordinaria, competente in ambito civile e penale, e magistratura speciale, competente in ambito amministrativo, contabile e fiscale.
Dispone di un proprio strumento indipendente ovvero il “Consiglio Superiore della Magistratura”, ovvero un organo di governo autonomo con lo scopo di garantire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato.
Cosa che non è propriamente vera basti pensare alle assurde scelte e prese di posizione di alcuni magistrati negli ultimi tempi su temi scottanti che riguardano tutti noi cittadini di questa repubblica.
Paolo Ornaghi
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