Oltre cento cani in gabbia in una villa a Buguggiate (VA).
La puntata dello scorso mercoledì 9 aprile, su Striscia la Notizia, ha rivelato una situazione dai contorni tutti da definire a Buguggiate.
L’inviata Chiara Squaglia ha portato alla luce la vicenda di una donna che, nella grande villa in cui vive in affitto, ospita più di cento cani di razza rinchiusi in gabbie o box, in condizioni critiche. Segnalazioni, probabilmente di chi vive in zona, hanno spinto Striscia a verificare quanto sta accadendo.
L’inviata, accedendo alla residenza, ha documentato una situazione allarmante: decine e decine di animali stipati in spazi angusti, in apparente violazione di tutte le norme. In Lombardia, infatti, un privato cittadino non può detenere più di dieci animali d’affezione, salvo specifiche autorizzazioni.
A confermare la complessità del caso è stato anche il sindaco di Buguggiate, Matteo Sambo:
La situazione è nota da tempo e, insieme ai carabinieri, siamo già intervenuti più volte. La signora vive in una villa molto grande che ha in affitto. Siamo pienamente consapevoli della gravità della situazione e, da quando ci stiamo occupando del caso, il numero dei cani è raddoppiato. Si tratta esclusivamente di cani di razza. Non siamo ancora in grado di comprendere il fine di questa assurda collezione, ma possiamo assicurare che stiamo monitorando quanto accade in quella casa, con attenzione, ormai da lungo tempo.
Attualmente è in corso un’indagine da parte dell’Ats per verificare il rispetto delle norme sanitarie e di benessere animale.
Che cosa accadrà ora che la situazione è venuta alla luce?
Aspettiamo fiduciosi che questi poveri cani possano essere liberati ed affidati alle cure di qualche associazione che possa provvedere a curarli, a donare loro una vita più dignitosa e, magari, una famiglia tutta loro.
Valerio Arenare
Il 2diPicche lo puoi raggiungere
Attraverso la Community WhatsApp per commentare le notizie del giorno:
Unendoti al canale WhatsApp per non perdere neanche un articolo:
Preferisci Telegram? Nessun problema: