Una denuncia non è l’inizio di un indagine, ma in Italia c’è libera interpretazione quando occorre.
Dopo il caso del Generale libico Almasri – questione fumosa e ancora da chiarire – ecco spuntare dalla Francia una denuncia ai danni dello Stato italiano, precisamente nelle persone di Giorgia Meloni, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi.
Tre alte cariche dello Stato sono state denunciate, ma non sono indagate, da un rifugiato sudanese. Al contempo anche una cittadina ivoriana ha denunciato il reato di omissione e favoreggiamento.
Il procuratore della Corte penale internazionale ha inoltrato la denuncia del sudanese tramite una semplice mail, nulla di ufficiale o penalmente rilevante, ma che – neanche a dirlo – a Sinistra è stato recepito come un caso penale di rilevanza epocale.
I Dem sono maestri nel creare tempeste nei bicchieri d’acqua
Da sempre, la Sinistra italiana gongola ogni qualvolta arrivi un aiutino giudiziario ai danni degli avversari, da cavalcare come un cavallo di Troia, con la speranza di mettere ai ferri il governo e tornare alla guida del Paese.
Al di là del fatto accertato che l’attuale governo non abbia mantenuto una sola parola spesa in campagna elettorale riguardo l’immigrazione e preso atto delle dichiarazioni sui generis berlusconiani del Presidente del Consiglio, dove si configura – per la Sinistra ovviamente – questo benedetto reato?
Tanto rumore per nulla
La questione appare come tutto fumo e niente arrosto, nonostante chi sproloquia contro il governo non è certo personaggio limpido e immacolato, avendo a carico pesanti accuse oltretutto comprovate dai fatti, per quanto accaduto in epoca Covid 19 e Green Pass.
Avanti un altro – come ha titolato il Secolo d’Italia – che gli italiani leggono come avanti un altro inutile quanto utile alla casta caso per evitare di produrre da Sinistra a Destra qualcosa di veramente utile al popolo italiano.
Citando Davide Van Der Sfroos: “Disen ropp che sann de gràpa, e henn leoni faa de carta e de verniis”… *
*Tradotto: “Dicono cose che hanno il sapore della grappa e sono leoni di carta e vernice…”