Chi dopo Bergoglio? Chiediamo scusa ai lettori per la totale mancanza di eleganza di questo articolo perchè ci auguriamo che il Santo Padre si rimetta e che torni a guidare Santa Madre Chiesa. Pur tuttavia dobbiamo essere razionali e pensare che potrebbe concretizzarsi una situazione tale per cui il Papa possa essere chiamato al Padre oppure possa decidere di dimettersi.
L’ottantottenne argentino non versa in buona salute, complice anche l’età avanzata e il mondo cattolico guarda ai papabili successori che negli ultimi anni sono diventati dei punti di riferimento per le varie correnti della Chiesa.
Ecco i papabili futuri capi della chiesa cattolica apostolica:
I Progressisti
Matteo Maria Zuppi
Sessantanove anni, dell’Arcidiocesi di Bologna, , vicinissimo a Papa Francesco e considerato tra i cardinali progressisti il più papabile a favore della benedizione per le coppie omosessuali, a favore della facoltatività del celibato (ma contrario, ancora, al sacerdozio femminile). Potrebbe essere il papa italiano che manca dal 1978 dopo Albino Luciani (Giovanni Paolo I)
Christoph Schönborn
Il cardinale Christoph Schönborn, 74 anni, domenicano, è nato in Boemia, (Repubblica Ceca), ma austriaco di adozione. Abile stratega durante l’attuale pontificato ha tessuto accordi tra moderati e progressisti. Schönborn prese le distanze dal suo maestro spirituale Joseph Ratzinger, con il quale aveva firmato come prefetto per la Congregazione della Fede un documento ove dichiarava che “i Cattolici hanno l’obbligo di opporsi al riconoscimento legale delle unioni omosessuali”, benedicendo nel 2018 una coppia omosessuale in casa del suo amico Gery Keszler, organizzatore del Vienna Life Ball, spettacolo di promozione gay ed ospitando nel 2019, nel Duomo di Vienna, una sagra di drag queen.
Luis Antonio Gokim Tagle
Filippino. Nato a Manila nel 1957, ordinato sacerdote nel 1982, è dal 2015 arcivescovo della sua città natale. Uomo di fiducia di Bergoglio, presidente nel 2015 di Caritas Internationalis è diventato nel 2019 prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (l’ex Propaganda Fide). Si tratta probabilmente della più importante nomina del pontificato di Bergoglio. Negli ultimi anni stanno aumentando i cardinali per i quali la Chiesa cattolica è
José Tolentino de Mendoça
Vicino a Bergoglio vi è anche José Tolentino de Mendoça, nato a Funchal, nell’isola di Madeira nel 1965, il cardinale poeta vicino anch’egli a Papa Bergoglio.
I Conservatori
Marc Ouellet
Il cardinale Marc Ouellet, 75 anni, canadese, religioso dei Padri Sulpiziani, è uno dei prelati di più alto rango della Santa Sede, primate del Canada, Ouellet è un difensore del cattolicesimo senza derive ultra-progressiste ed è a favore della reintroduzione del canto gregoriano (fu membro della rivista teologica Communio fondata anche da Joseph Ratzinger), ma ha sempre respinto con decisione il dissenso interno contro papa Francesco. Oggi ha fama di fedeltà al papa, ma è altresì difensore dell’ortodossia e garantirebbe equilibrio coprendo geo-politicamente il Nordamerica con la provincia canadese del Québec che è francofona
Robert Sarah
Di anni 74 anni nato a Ourous in Guinea, Testimone della fede cattolica sotto il regime sanguinario marxista di Sekou Touré, scampo a morte certa grazie all’improvvisa morte el autocrate. Una profonda sintonia lo lega a Joseph Ratzinger che lo creò cardinale e con il quale condivide lo studio su Sant’Agostino.
Il cardinale Robert Sarah ha più volte controbattuto all’immigrazionismo di Bergoglio,
Gli outsider
Pietro Parolin
Vi è poi la candidatura del segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, per lui vale lo stesso discorso per Zuppi in merito all’italianità di un papa, anche se questa cosa non ha più una rilevanza ed una centralità all’interno della chiesa. Nato a Schiavon, diocesi di Vicenza, di anni 64. Parolin che proviene dalla diplomazia vaticana potrebbe, quindi, riportare sulla giusta rotta la Chiesa dopo le anomalie gesuitiche Bergogliane.
Pierbattista Pizzaballa
Cardinale di Gerusalemme dunque abituato a gestire il dialogo con le altre chiese cristiane e con l’islam. Potrebbe essere un papabile in virtù appunto dei grandi rapporti costruiti con il mondo ortodosso e dall’altra parte trattandosi di un uomo gradito ai bergogliani potrebbe farsi strada nel conclave.
Paolo Ornaghi
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