Meta ferma la censura Woke: colpo mortale alla propaganda dem – Fact checker, l’inevitabile meteora.
È durata molto poco l’avventura dei “semicolti”, coloro che con grande arroganza sceglievano quali notizie filtrare su Facebook.
Il miliardario Zuckerberg, forse timoroso di un calo di fatturato e sull’onda del nuovo corso dell’amministrazione Trump, si è accorto che certi personaggi non erano utili alla ricerca della verità, al contrario, venivano fortemente politicizzati, e sappiamo bene tutti da quale parte.
Un conto sono le bufale un conto è la censura
Sicuramente smascherare bufale è un compito sacrosanto, che evita l’innescarsi di fenomeni sociali anche pericolosi e, più terra terra, ci aiuta a fugare la possibilità di fare figure barbine sul web.
Tuttavia, quando vere bufale vengono accostate a pensieri critici o “verità nascoste”, ecco che il sistema si autogiustifica nel perorare il controllo dell’informazione, creando veri e propri pacchetti ideologici in cui argomenti diversi vengono inseriti mescolando informazioni scomode con informazioni false.
I dem perdono un importante arma di propaganda
Si pensi ad esempio al contenitore “vaccini-Russia-euroscetticismo” buttato assieme al terrapiattismo, alle scie chimiche, al 5g.
Qualsiasi opinione, che per carità può anche essere sbagliata, passava al vaglio di questi custodi della verità pronti a consentire o bloccare l’informazione a seconda del loro insindacabile giudizio, cancellando di fatto il dibattito.
Se è vero che internet ha dato il diritto di parola a legioni di imbecilli, come diceva un noto scrittore, ha anche sdoganato l’arroganza e l’egocentrismo di chi si autonomina censore, e come previsto a questi ultimi la situazione è così sfuggita di mano che anche i giornali di regime stanno prendendo, ipocritamente, le distanze.
Addio alla propaganda Woke
L’obiettivo di Facebook diventa quindi di gestire l’informazione come sta facendo Musk (l’attuale anticristo secondo i progressisti) sul social X.
Non è detto che il dibattito riprenda come dovrebbe essere, ma può essere un buon inizio e soprattutto un sintomo che l’ideologia woke sta collassando su sé stessa.
Lorenzo Gentile
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