Giotto è morto da quasi mille anni, nasce un Michelangelo solo quando Dio vuole, per grazia immeritata … Anche il Rinascimento è lontano e il Giubileo cinquecentesco di Wenceslas sembra un sogno, eppure possibile che oggi, secoli dopo, la Chiesa romana, all’alba del Giubileo del 2025, seppur orfana di grandi artisti, non sia riuscita ad affidarsi ad altri che a Simone Legno?
Perché siamo noi, cattolici del terzo millennio, a doverci così fatalmente arrendere alla banalità e alla bruttezza?
Giubileo 2025
Che motivo c’era di pubblicizzare il futuro Giubileo attraverso l’”opera” di un disegnatore di gadget pro gay pride e di vibratori a forma di diavoletto?
Altri più degni non ve n’erano?
E che motivo c’era di banalizzare l’evento affidandolo, mediaticamente parlando, ad un manga con l’impermeabile di Greta Thunberg?

E poi perché chiamarlo Luce, il/la pupazzo/a dalla chioma blu e dal sesso indefinibile?
Strana e ambigua la scelta: il nome di battesimo che conteneva la parola Luce non ha portato bene all’umanità …
La Chiesa ancora una volta dichiara di voler parlare il linguaggio dei giovani, ma i giovani non desiderano affatto che la Chiesa parli il loro linguaggio del quale hanno disgusto persino loro ed è proprio quel disgusto che li muove alla ricerca di altro. Che delusione quando l’“altro” scimmiotta ciò da cui si è fuggito!
Fisichella e il pop
I manga, i gadget da tre lire, l’ambientalismo, le Greta Thunberg, il mordi e fuggi, la “cultura” pop che Fisichella ammette di voler inseguire, hanno già il loro posto nel mondo.
Quel posto non è e non deve essere la Chiesa cattolica, la quale ha un messaggio infinitamente più importante da portare agli uomini, giovani o vecchi che siano. Quel messaggio non è neppure la pace e la fraternità (certo auspicabili) di cui fin troppo si parla da altari sempre più scrivanie, da sacrestie sempre più salotti, ma quel messaggio è ciò che nessuno prima di Cristo aveva osato promettere:
siamo stati fatti per la felicità eterna e Cristo, vincitore della morte, è la Via per ottenerla.
Tutto verrà salvato di noi e tutto sublimato.
Un annuncio di questa portata non merita qualcosa di più di un pupazzetto giallo di plastica?
Ed è davvero irrilevante che quel pupazzetto sia stato pensato da un “creativo” dichiaratamente al servizio del Nemico?
Se non ci fosse una pesante questione spirituale ne rimarrebbe una di stile: un nome associato al gay pride e ai vibratori, da oggi in poi lo sarà anche al Giubileo … il cattivo gusto è molto pop, la Chiesa di Fisichella è stata “poppissima”, quasi rock!
A quando Piero Pelu per i salmi in basilica?
di Irma Trombetta
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