Qual è il problema, o meglio, qual è il primo problema da risolvere in Italia?
In un Paese in cui i cittadini autoctoni sono sotto scacco, attaccati dagli stessi rappresentanti di governo e opposizione, vessati da una mala gestione allargata, dall’economia alla sanità, dal caro prezzo che investe beni primari, energia, carburanti e con gli stipendi fermi da millenni, la sicurezza è il problema percepito come il più grave e cui va data immediata soluzione e la parola sicurezza è strettamente legata alla parola immigrazione.
Sulla Sinistra buonista, appaltatrice dell’immigrazione a qualsiasi costo e senza discernimento abbiamo esaurito gli argomenti, ormai è una causa persa, ma sull’esecutivo la parentesi è aperta.
Padroni a casa nostra
Chi non ricorda il celebre slogan leghista “Padroni a casa nostra!”, divenuto ormai un graffito in quel Pontida, oppure il tanto agguerrito “Profilo delle nostre navi da guerra nel Mediterraneo…” lanciato su Rete 4 in tempi non ancora sospetti dalla leader di Fratelli d’Italia?
Quegli slogan sono rimasti tali, nulla è stato fatto per risolvere la prima parte del problema, ovvero l’immigrazione incontrollata, tanto meno la seconda parte, ovvero la sicurezza nelle città italiane.
La delinquenza oggi parla straniero, in particolare parla arabo di seconda e terza generazione.
Gang e baby gang
Le notizie che ci raggiungono quotidianamente dalle città italiane suonano forti e chiare: la baby gang e le gang sono composte da figli di immigrati nordafricani.
Emblematico il caso del ventenne arrestato a Sesto San Giovanni, apparso sulla Tv commerciale, in aperta polemica con i Carabinieri per quanto riguarda il caso Ramy e poi sottoposto a custodia cautelare in carcere per aggressioni ripetute ai danni di connazionali.
Il problema non è ristretto ad una persona o ad un gruppo, ma allargato a tutta una comunità che pretende di dire e fare ciò che gli pare, millantando atteggiamenti e gesta che nei paesi di origine costerebbero loro la libertà e per vie non certo “delicate”.
In buona sostanza in Italia si approda e si delinque, mantenuti dallo Stato in barba ai cittadini italiani, perché si può agire impuniti o, se le cose vanno per il verso sbagliato, la pena è quantomeno risibile e non adeguata.
Inutili per l’Italia
Gli italiani avvertono l’inutilità di governo e opposizione, di parlamentari da curva, capaci di slogan eloquenti che – a differenza del tifo calcistico – tali rimangono.
In fondo, stipendio e agevolazioni per che siede sugli scranni è certo e dovuto, mentre così non è per il semplice cittadino.
La questione “Italia” è grave, gravissima, a conti fatti la peggiore d’Europa.
Qual è il problema, o meglio, qual è il primo problema da risolvere in Italia? Agli italiani l’ardua risposta.
Cristian Borghetti
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