Norma Cossetto ancora vilipesa.
Il comunismo jugolsavo è imploso su sé stesso, ma ancora c’è chi lo tiene in vita anche lontano dai Balcani.
Stavolta andiamo a Livorno, dove un consigliere donna di Campiglia Marittima, tale Sara Brogioni, in seguito alla richiesta dell’opposizione di centrodestra di intitolare uno spazio a Norma Cossetto, ha definito la triste sorte della giovane Istrana dovuta al “femonazionalismo”, ancora una volta spostando le colpe sulle vittime e accusando la destra e i movimenti identitari alternativi di strumentalizzare il genocidio istro-dalmata.
Se non fosse che l’episodio riguarda una delle più tragiche pagine della storia italiana, ci sarebbe da ridere di cuore.
Strumentali a sinistra
Con che faccia la sinistra accusa gli altri di strumentalizzare eventi come questo? Loro, che aspettano il 27 gennaio per partire alla carica contro chi ancora difende Le identità nazionali e i confini, senza per questo odiare a priori il diverso. Loro, che sono sulle spiagge a commemorare, ipocritamente, i migranti naufragati, quando certe morti sono proprio dovute a chi vuole fare entrare chiunque indiscriminatamente, dimenticando chi a causa di certi immigrati muore in Italia e altrove.
La questione di Norma Cossetto mostra come ancora l’Italia, grazie all’antifascismo, sia più disunita di quando gli italiani erano “calpesti e derisi perché non siam popolo perché siam divisi”.
La morte di Norma Cossetto, e di tutti gli italiani orientali, dovrebbe invece essere un collante per la nostra Nazione perché a finire nella foiba non era una fascista, ma un’italiana.
E questo una certa sinistra, che a quanto pare odia il proprio retaggio, stenta ancora ad accettarlo, preferendo accusare gli avversari di voler saccheggiare le battaglie femministe, altra grande castroneria che arriva dal livornese.
La lotta contro la violenza sulle donne, anche in questo caso, non può essere monopolio solo di una parte politica.
Anzi, in questo caso ancora una volta viene strumentalizzata dai soliti soggetti per denigrare il maschio bianco ed etero, tacendo però quando il porco è importato.
Un insieme di sciocchezze che non giova a nessuno, se non al centrodestra che ormai ha avversari ridotti così.
Lorenzo Gentile
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