CPI e i Patrioti in piazza svegliano dal torpore una Bologna assuefatta al degrado – Doveva e poteva essere una importante occasione per svegliare dal torpore una città che, da decenni e nonostante i lungimiranti avvertimenti di pochi, pare assuefatta al dilagare dell’immigrazione clandestina, con annessi fardelli di illegalità crimine e degrado.
Ma, ancora di più, poteva essere l’opportunità per un monito e per uno schiaffo, per un richiamo alle proprie responsabilità da parte di una classe politica imbelle e spesso complice.
E Lo è stato, ma solo per la tenacia e responsabilità dei militanti nazionali, nonostante la sordina e il silenzio ipocrita dei più.
Ordine vs Caos

Si sarebbe voluta registrare solamente l’ordine e la disciplina del corteo della rete dei Patrioti e Casa Pound, affiancati da Indipendenza! e da tanti cittadini senza una specifica bandiera; una manifestazione compatta, serena, decisa, volitiva, pacifica, e rispettosa.
Invece, si è dovuto prendere atto della ennesima occasione persa per decantare concretezza, dal vortice inutile di una politica lontana dalla realtà e dai bisogni concreti dei cittadini.
Tanto di sinistra quanto del cosiddetto centro destra.
E questo avviene con le solite armi di distrazione di massa, a Bologna soprattutto, a uso e consumo di un ceto auto referenziale di burocrati che si limita a starnazzare pateticamente di inesistenti derive autoritarie e allarmi fascisti.
Sor Tentenna

Per di più laddove l’unica onda nera che non ha saputo né fermare né prevenire, con gravissima inerzia e sottovalutazione, è quella dei fiumi esondati e dei canali tracimati. Guarda caso, dal “sor tentenna”, dal primo cittadino Lepore, fino al vertice nazionale del Pd, tentano di dribblare i veri problemi di Bologna e dell’Emilia-Romagna, di nascondere sotto il tappeto la polvere del declino di Bologna, sviando l’attenzione sulle imprese dei loro utili idioti arnesi dei centri sociali, da sempre pronti ad accorrere in soccorso del potere locale, da cui ottengono, liberi di delinquere, spazi, benefici e tolleranza complice.
Il corteo deciso e ordinato della Rete e Cp ha accettato persino di non concludere il presidio nel luogo autorizzato ed assegnato da settimane, per evitare di cagionare alla città problemi ulteriori di ordine pubblico.
I cani da guardia del PD

Due spezzoni di sedicenti anarchici e antagonisti (i soliti teppistelli foraggiati e coccolati dal Pd e loro sodali), compaiono puntualissimi per tentare di esercitare un antidemocratico ed arrogante antifascismo stantio e di maniera, con manifestazioni non autorizzate e aggressioni vigliacche a forze dell’ordine e, ancor peggio, a inermi cittadini additati come persone non allineate al tollerante e pacifico ideologismo sinistroso.
Ricorda qualcosa, tutto ciò? Da questa testata lo si era già detto: una sinistra pseudo democratica che si proclama paladina dei diritti e della libertà di espressione, salvo, poi, blandire e minimizzare le gesta criminali delle Salis di turno e dei suoi tristi epigoni locali, portatori insani di illegalità.
Una prospettiva per l’Italia
A completare il quando, e nel plauso alla tenacia di militanti che forse questa città non merita, il teatrino delle dichiarazioni di Elly Schlein (con il suo codazzo anacronistico di frattaglie verdi e cariatidi dell’Anpi), le stucchevoli ricostruzioni dei paladini della disinformazione (con qualche lodevole eccezione degna di nota che scoperchia la ipocrisia di un antifascismo di maniera violento e prepotente), per terminare con l’assordante silenzio dei politichini locali di “centro destra” più preoccupati a terminare i loro giochi conserva-scranno in vista delle imminenti elezioni, da cui non provengono né inattese, condanne dei tentativi di sopraffazione del libero pensiero e ancor più grave, parole di solidarietà nei confronti dei bolognesi vittime dirette e indirette della violenza tollerata della solita teppaglia.
Della giornata però resta una importante manifestazione unitaria e non personalistica di area di cui fare tesoro per il futuro. L Italia ha bisogno, oggi come non mai, di messaggi politici autentici per una prospettiva di rilancio Nazionale senza compromessi e ipocrisie.
Luca Armaroli
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