A 10 giorni dalle elezioni USA, 5 cose da tenere d’occhio:
- Guardare i sondaggi nazionali è inutile
Guardare i sondaggi nazionali non ha senso: il sistema elettorale USA prevede l’assegnazione dei delegati stato per stato e ogni stato esprime un numero di candidati diverso. Vince chi arriva a 270 candidati.
- L’elezione si gioca solo su 5 stati
Ci sono 5 stati chiave che possono decidere l’esito delle elezioni: Pennsylvania, North Carolina, Georgia, Arizona, Wisconsin. In ognuno di questi stati il margine tra i candidati è sotto il punto percentuale e quindi basta un fenomeno minimo anche locale per spostare l’esito delle elezioni.
Ci sono tre categorie che possono incidere sui risultati finali: i latinoamericani, gli afroamericani e i cattolici.
- Latinoamericani
In alcune contee degli stati in bilico la comunità latinoamericana rappresenta il 50% della popolazione: sia Trump che Harris hanno fatto le carte false per farsi fotografare con cantanti e personaggi di spicco della comunità latina e hanno prodotto una quantità di contenuti in lingua spagnola.
- Afroamericani
La comunità è storicamente legata ai democratici ma è anche molto legata ai valori tradizionali e generalmente appartenente a vari movimenti religiosi, dunque, mal sopporta la campagna fortemente progressista della Harris. Si è mosso Obama che si sta impegnando a fondo per ingaggiare il voto afroamericano. Qua il cazziatone diventato virale.
- Cattolici
Il tema derimente sul voto cattolico è l’aborto. Il problema è che sia Trump che Harris non possono permettersi atteggiamenti troppo radicali in un senso o nell’altro. I prolife vorrebbero risposte più incisive dalla compagine repubblicana, risposte che non possono essere date perché alienerebbero il voto dei repubblicani non così intransigenti sul tema.
Parliamo comunque di un voto corteggiatissimo tanto che il candidato alla vicepresidenza JD Vance non fa mistero della sua devozione alla Chiesa di Roma.
Matteo Carucci
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