Anche il cardinale Pizzaballa, patriarca Latino di Gerusalemme, è scettico sull’efficacia dell’azione della Flottilla.
Come è ormai palese, l’attenzione mediatica rivolta a queste barche ha distolto troppo l’attenzione a ciò che sta succedendo a Gaza, spostando l’indignazione dai bambini uccisi dalle bombe israeliane sugli equipaggi incarcerati, anche se molti rilasciati quasi immediatamente.
Al momento, l’unico risvolto positivo di questa operazione, forse più mediatica che pratica, è stata l’aver avuto conferma di come funziona “l’unica democrazia occidentale in MO”, ma a parte ciò i Palestinesi non hanno ancora beneficiato di tutto questo teatrino.
La soluzione rifiutata
Anzi, proprio tramite il cardinale si era proposta, assieme al governo italiano, una soluzione efficace passando da Cipro così da far recapitare gli aiuti umanitari a Gaza, soluzione rifiutata dalla stessa organizzazione di questa flotta.
Se non possiamo negare la buona fede sia di molti che si sono imbarcati e che di moltissimi che hanno manifestato civilmente e pacificamente, altrettanto non possiamo dire verso i violenti ma soprattutto verso chi sta monopolizzando i media su di sé, sulle lamentele per le condizioni dell’arresto (comunque non così tremende come quelle patite in altri Paesi, su questo Israele si rivela molto cauto e furbo), sui cantanti che piangono in video, sul manifestante che mentre prova ad assaltare una camionetta delle forze dell’ordine riceve una giusta manganellata.
A Gaza si Muore
Nel frattempo a Gaza si continua a morire, ma un briciolo speranza quantomento temporanea potrebbe essere dovuta dall’accordo tra Trump e Hamas, accordo che ancora una volta ha tagliato fuori l’Europa che doveva contare e che ha perso l’ennesima occasione per fare la differenza, perché più concentrata a emettere sanzioni alla Russia.
In tutto questo, l’operato del cardinale potrebbe avere forse più effetti tangibili rispetto a tutto questo spettacolo, che si risolverà in un nulla di fatto con gli italiani per bene che raccoglieranno i vetri infranti, puliranno i muri imbrattati e cambieranno l’auto danneggiata, spostando inconsciamente la propria simpatia verso Israele come fece all’inizio degli anni 2000 quando i no global riuscirono nella difficile impresa di far stare simpatico il capitalismo internazionale.
Lorenzo Gentile
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