Italia laica si, Italia laica no.
Polemiche sulla visita di una scuola, cattolica, di Susegana presso la moschea locale.
Non tanto per la visita in sé, ma per il fatto di aver fatto recitare ai bambini una preghiera islamica.
La Lega protesta, la sinistra esulta, i cattolici sono confusi. Eppure ricordiamo bene quando una maestra fu sospesa per aver recitato l’Ave Maria in classe, ricordiamo quando lo Stato fu costretto a risarcire la mamma atea che era offesa dal Crocifisso, ricordiamo tutte le piazzate di chi vorrebbe non laicizzare, ma ateizzare la scuola stessa, ovviamente solo nei confronti della fede cattolica.
Il dialogo tra religioni deve essere finalizzato esclusivamente a far conoscere la Dottrina e a invitare i non cristiani a intraprendere un percorso di analisi intellettuale e conversione, non accettare il relativismo religioso.
Anche perché l’islam ha lo stesso scopo, troppo spesso portato avanti in maniera violenta, scatenando conflitti interetnici dentro uno stesso Stato come già successo e come sta succedendo in molte parti del mondo.
Odiare i musulmani non è la soluzione, cercare di farli diventare cristiani, non con l’imposizione ma con l’esempio, è l’unico modo per avere la vera pace.
È questo ciò che vogliamo, facciamoli venire in Chiesa, non andiamo noi in moschea. Questo significa accogliere e integrare. Il resto sono solo sceneggiate progressiste ipocrite.
Lorenzo Gentile
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