La retorica del 25 aprile ci racconta puntualmente di una presunta Italia “liberata”. A costo di provocare travasi di bile in tanti cantori della “Liberazione”, ogni tanto è bene ricordare che, nel 1945, l’Italia perse la guerra e subì l’occupazione degli Alleati. Qualora ci fossero ancora dubbi su questa verità inoppugnabile, fa fede la presenza di ben 113 basi militari americane su quello che dovrebbe essere il “nostro” territorio. Alcune fonti parlano di circa 120 e il numero esatto non è possibile conoscerlo, essendoci alcuni stanziamenti segreti.
Vediamo una mappa della loro distribuzione regione per regione (Fonte: Parstoday)
Trentino Alto Adige (2 stazioni di telecomunicazioni Usaf)
Cima Gallina (Bz) e Monte Paganella (Tn)
Friuli Venezia Giulia (6 basi)
Aviano (Pn) è la maggiore base avanzata, deposito nucleare e centro di telecomunicazioni dell’Usaf in Italia, vi operano circa tremila tra militari e civili americani, Roveredo (Pn): deposito armi statunitensi, Rivolto (Ud), base USAF, Maniago (Ud), Poligono di tiro dell’Usaf, San Bernardo (Ud), deposito munizioni USA, Trieste, Base navale Usa.
Veneto (18 basi)
Camp Ederle (Vi): Quartier generale della Nato e comando della Setaf della Us Army, Vicenza: Comando Setaf. Quinta Forza aerea tattica Usaf. Probabile deposito di testate nucleari, Tormeno (Vi): deposito di armi e munizioni, Longare (Vi), deposito d’armamenti, Oderzo (Tv), deposito di armi e munizioni, Codognè (Tv), deposito di armi e munizioni, Istrana (Tv): base Usaf, Ciano (Tv): Centro telecomunicazioni e radar Usa, Verona, Air Operations Center Usaf e base Nato delle Forze di Terra del Sud Europa; Centro di telecomunicazioni Affi (Vr): Centro telecomunicazioni Usa, Lunghezzano (Vr): Centro radar Usa, Erbezzo (Vr): Antenna radar Nsa, Conselve (Pd) Base radar Usa, Monte Venda (Pd): Antenna telecomunicazioni e radar Usa, Venezia: Base navale Usa, Sant’Anna di Alfaedo (Pd): Base radar Usa, Lame di Concordia (Ve): Base di telecomunicazioni e radar Usa, San Gottardo, Boscomantivo (Ve): Centro telecomunicazioni Usa, Ceggia (Ve): Centro radar Usa.
Lombardia (4 basi)
Ghedi (Bs): Base dell’Usaf, stazione di comunicazione e deposito di bombe nucleari, Montichiari (Bs): Base aerea (Usaf ), Remondò (Pv) Base Us Army, Sorico (Co): Antenna Nsa.
Piemonte (2 basi)
Cameri (No): Base aerea Usa con copertura Nato, Candelo-Masazza (Vc): base di Addestramento Usaf e Us Army, copertura Nato.
Liguria (3 basi)
La Spezia: Centro antisommergibili di Saclant, Finale Ligure (Sv): Stazione di telecomunicazioni della Us Army, San Bartolomeo (Sp): Centro ricerche per la guerra sottomarina.
Emilia Romagna (6 basi)
Monte San Damiano (Pc): Base dell’Usaf con copertura Nato, Monte Cimone (Mo): Stazione telecomunicazioni Usa con copertura Nato, Parma: Deposito dell’Usaf con copertura Nato, Bologna: Stazione di telecomunicazioni del Dipartimento di Stato, Rimini: Gruppo logistico Usa per l’attivazione di bombe nucleari, Rimini-Miramare: Centro telecomunicazioni Usa.
Marche (1 base)
Potenza Picena (Mc): Centro radar Usa con copertura Nato.
Toscana (7 basi)
Camp Darby (Pi): vi si trova il maggiore deposito logistico del Mediterraneo del Setaf, Coltano (Pi): base Usa-Nsa per le telecomunicazioni, deposito munizioni Us Army e Base Nsa, Pisa (aeroporto militare): Base saltuaria dell’Usaf, Talamone (Gr): Base saltuaria dell’Us Navy, Poggio Ballone (Gr): Centro radar Usa con copertura Nato, Livorno: Base navale Usa, Monte Giogo (Ms): Centro di telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
Sardegna (16 basi)
La Maddalena – Santo Stefano (Ss): Base atomica Usa, base di sommergibili, squadra navale di supporto alla portaerei americana “Simon Lake”, Monte Limbara (Ss): Base missilistica Usa, Sinis di Cabras (Or): Centro elaborazioni dati (Nsa), Isola di Tavolara (Ss): Stazione radiotelegrafica di supporto ai sommergibili della Us Navy, Torre Grande di Oristano: Base radar Nsa, Monte Arci (Or): Stazione di telecomunicazioni Usa con copertura Nato, Capo Frasca (Or): Eliporto ed impianto radar Usa, Santulussurgiu (Or): Stazione telecomunicazioni Usaf con copertura Nato, Perdasdefogu (Nu): Base missilistica sperimentale, Capo Teulada (Ca): poligono di tiro per esercitazioni aeree ed aeronavali della Sesta flotta americana e della Nato, Cagliari: Base navale Usa, Decimomannu (Ca): Aeroporto Usa con copertura Nato, Elmas (Ca): Base aerea Usaf, Salto di Quirra (Ca): poligoni missilistici, Capo San Lorenzo (Ca): Zona di addestramento per la Sesta flotta Usa, Monte Urpino (Ca): Depositi munizioni Usa e Nato.
Lazio (6 basi)
Roma: Comando per il Mediterraneo centrale della Nato e il coordinamento logistico interforze Usa. Stazione Nato, Roma Ciampino (aeroporto militare): Base saltuaria Usaf, Rocca di Papa (Rm): Stazione telecomunicazioni Usa con copertura Nato, Monte Romano (Vt): Poligono saltuario di tiro dell’Us Army, Gaeta (Lt): Base permanente della Sesta flotta e della Squadra navale di scorta alla portaerei “La Salle”, Casale delle Palme (Lt): Scuola telecomunicazioni Nato sotto controllo Usa.
Campania (13 basi)
Napoli: Comando del Security Force dei Marines. Base di sommergibili Usa. Comando delle Forze Aeree Usa per il Mediterraneo. Porto normalmente impiegato dalle unità civili e militari Usa. Aeroporto Napoli Capodichino: Base aerea Usaf, Monte Camaldoli (Na): Stazione di telecomunicazioni Usa, Ischia (Na): Antenna di telecomunicazioni Usa con copertura Nato, Nisida (Na): Base Us Army, Bagnoli (Na): Sede del più grande centro di coordinamento dell’Us Navy di tutte le attività di telecomunicazioni, comando e controllo del Mediterraneo, Agnano (Na): Base dell’Us Army, Licola (Na): Antenna di telecomunicazioni Usa, Lago Patria (Ce): Stazione telecomunicazioni Usa, Giugliano (Na): Comando Statcom, Grazzanise (Ce): Base saltuaria Usaf, Mondragone (Ce): Centro di Comando Usa e Nato sotterraneo antiatomico, Montevergine (Av): Stazione di comunicazioni Usa.
Basilicata (2 basi)
Cirigliano (Mt): Comando delle Forze Navali Usa in Europa, Pietraficcata (Mt): Centro telecomunicazioni Usa e Nato.
Puglia (8 basi)
Gioia del Colle (Ba): Base aerea Usa di supporto tecnico, Brindisi: Base navale Usa, Punta della Contessa (Br): Poligono di tiro Usa e Nato, San Vito dei Normanni (Br): Base dei Servizi Segreti. Electronics Security Group (Nsa), Monte Iacotenente (Fg): Base del complesso radar Nadge, Otranto: Stazione radar Usa, Taranto: Base navale Usa. Deposito Usa e Nato, Martinafranca (Ta): Base radar Usa.
Calabria (3 basi)
Crotone: Stazione di telecomunicazioni e radar Usa e Nato, Monte Mancuso (Cz): Stazione di telecomunicazioni Usa, Sellia Marina (Cz): Centro telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
Sicilia (16 basi)
Sigonella (Ct): base terrestre dell’Us Navy, supporto logistico della Sesta flotta. Tra le altre cose ospita gruppi di F-16 e F-111 equipaggiati con bombe nucleari del tipo B-43, da più di 100 kilotoni l’una, Motta S. Anastasia (Ct): Stazione di telecomunicazioni Usa, Caltagirone (Ct): Stazione di telecomunicazioni Usa, Vizzini (Ct): Diversi depositi Usa. Palermo Punta Raisi: Base saltuaria dell’Usaf, Isola delle Femmine (Pa): Deposito munizioni Usa e Nato, Comiso (Rg): base missilistica a suo tempo smantellata, Marina di Marza (Rg): Stazione di telecomunicazioni Usa, Augusta (Sr): Base della Sesta flotta e deposito munizioni, Monte Lauro (Sr): Stazione di telecomunicazioni Usa, Centuripe (En): Stazione di telecomunicazioni Usa, Niscemi (Cl): Base del NavComTelSta (comunicazione Us Navy), Trapani: Base Usaf con copertura Nato, Isola di Pantelleria (Tp): Centro telecomunicazioni Us Navy, base aerea e radar Nato, Isola di Lampedusa (Ag): Base della Guardia costiera Usa. Centro d’ascolto e di comunicazioni Nsa.
Dunque 113 basi “ufficiali”. Anche togliendo quella smantellata di Comiso e sorvolando su quelle non censite, ci troviamo evidentemente di fronte ad una presenza capillare, che fa a pugni con qualunque concetto di sovranità nazionale. Intendiamoci: anche una sola base straniera sul nostro suolo sarebbe di troppo. E non reggono le argomentazioni sui rapporti di alleanza con gli USA. Le alleanze si fanno tra pari, ma non risultano basi militari italiane negli Stati Uniti. Il nostro è un rapporto di sudditanza coloniale, di cui, come vedremo nei prossimi articoli, la massiccia presenza militare è solo uno dei tragici aspetti.