Mi pare di scorgere una costante problematica che unisce e avvilisce un certo tipo di umanità, dall’universitario di sinistra al militante LGBTQ fino alla femminista o al suo opposto, ugualmente malato: l’incel (celibe involontario che odia le donne).
Alla ragazza che, ad una conferenza, le chiede se non teme di offendere, con la sua presenza, la sensibilità delle persone LGBTQ, la conservatrice Candace Owens risponde: “La vita è dura, mettiti l’elmetto”.
La Owens ha, così, centrato un punto nevralgico: l’umanità che si colloca nell’ampio spazio della sinistra più o meno arcobalenizzata e che oggi ha dai 30 ai 40 anni in giù, è totalmente priva di anticorpi…per la vita!
Famiglia terra di nessuno
La famiglia è da decenni non una palestra in cui gli allenatori, oltre che amati, sono temuti, ma una anarchica terra di nessuno.
I genitori evitano accuratamente di insegnare ciò che è arduo o gravoso: dal comportamento decente al rispetto, dallo studio a qualsiasi rinuncia…tutto è diritto acquisito alla nascita! Solo “sì” perché il no è faticoso… anche per chi lo dice!
Imporre orari ad un tredicenne è ormai un reato penale! Insegnare la morale sessuale ad una ragazza della stessa età mette a rischio la patria potestà! La frustrazione del piccolino alla festa di compleanno del fratello è tamponata dal regalo della mamma! Che non viva la noia di un giorno in cui non è al centro dell’attenzione!
La scuola è un parco giochi in cui, se anche dovesse incontrare il professore idiota, ingiusto, inadatto (oh quanti ce ne sono!!!) il ragazzo non è mai lasciato solo con la paura, la delusione, l’amarezza, l’avvilimento, l’ingiustizia: c’è sempre, come avvocata, la madre e, talora, come picchiatore, il padre!
Le difficoltà nell’apprendimento non lo riguardano più perché la didattica è ridotta ad un cruciverba per principianti; il padre ha volontariamente rinunciato alla sua autorità trovando la decisione molto riposante; la madre, insoddisfatta da una vita che non si svolge né a Dubai né a Montecarlo come TIK TOK insegna dovrebbe essere, si è convinta di aver almeno partorito un essere semidivino: a scuola da Vinci, sul campetto Ronaldo!
E quando la vita vera si presenta con un fastidio piccolo piccolo e si è da soli alla conferenza di una persona non accomodante, il ragazzo abituato ad essere re del nulla, ma re, si turba: “Come osa, costei, disturbarMI? Come mai la mamma, il preside, la polizia, l’universo mondo non sono intervenuti per zittirla visto che a ME dà fastidio ascoltarla?”.
Cattivo gusto
Molte delle persone di cui parlo sono obese, malvestite, con acconciature al limite della denuncia, imbruttite da piercing avvilenti e da tatuaggi barbari o al contrario curate, lisciate, truccate, “manicurate” fino al ridicolo, ma mai, nemmeno per errore, eleganti… per la semplice ragione che la piacevolezza può diventare estremamente faticosa; l’eleganza anche!
Come può migliorarsi il semidio adorato a casa e temuto a scuola e come pensiamo possa tollerare chi lo provoca o chi lo scuote, il principino che a sei anni aveva già soggiogato il padre, imbonito la madre e sottomesso la maestra? Colui cui è stato insegnato a non imboccare mai la strada della fatica, dello sforzo, del lavoro perché dovrebbe percorrerla a venti o trent’anni?
Anche il colloquio stimolante, incalzante, ironico è impegnativo… un ostacolo minimo che questo tipo di umanità patisce come inammissibile.
Nulla le è stato insegnato ad affrontare, nulla è in grado di affrontare; nessuno sopporta l’invito all’impegno anche solo della riflessione, della messa in discussione di opinioni facilmente acquisite e passivamente accettate.
Adolescenti a vita
Molti hanno gioito della morte di Charlie Kirk anche per questa ragione: non erano all’altezza di proporre argomenti convincenti, erano perdenti, culturalmente e moralmente annientati; perfino l’ironia delle risposte di Kirk li stizziva…lesa Maestà! Era la prima volta che prendevano uno schiaffo, la prima che qualcuno aveva loro fatto notare che erano dei somari o dei cretini o entrambe le cose…apriti cielo!
La loro risposta avrebbe dovuto essere lo studio, l’impegno per poter ribattere, magari corale, organizzato, strutturato: hanno preferito la risata sul suo cadavere.
Sono proprio come le puttane…tutto, ma lavorare MAI!
Tutto, ma non la fatica di crescere né quella di migliorarsi.
Adolescenti a vita, idioti per sempre.
Irma Trombetta
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