Craig Murray, ex diplomatico inglese e noto sostenitore di Assange e WikiLeaks, si è espresso recentemente sulla nuova “ambasciata” americana in costruzione a Beirut.
È letteralmente 50 volte più grande di quanto sarebbe normale per un’ambasciata in un Paese delle dimensioni del Libano. (Non è un errore di battitura, cinquanta volte più grande).
Solo l’ambasciata in Iraq è più grande e anche quella è una base militare progettata per essere il quartier generale dell’esercito di occupazione americano in Iraq.
Quindi, cos’è in costruzione?
Il centro di spionaggio per tutto il Medio Oriente e il centro per le “consegne straordinarie” (alias quartier generale della CIA per le torture), chiaramente, e per il coordinamento dei “ribelli moderati” in tutta la regione.
Ma è persino troppo grande per servire solo a questo, con oltre 17 ettari (43 acri) e progettato per ospitare fino a 5.000 persone.
Per fare un confronto, le ambasciate britannica e russa a Washington hanno uno staff di meno di 300 persone (e questo include il personale non diplomatico – addetti alle pulizie, guardie, autisti, ecc.).
Jacqueline Sanfratello Piacenza di rimando commenta così la notizia:
È tutto vero. È una cosa enorme e spaventosa: non è una ambasciata, è una base militare. Temo che il Libano sia ufficialmente diventato una colonia americana. Addio sovranità e indipendenza! Almeno per ora.
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