Naro ( AG) Merlino, il dolce cagnolino sgozzato, probabilmente per mangiarlo, da un extracomunitario.
Indignazione per un delitto annunciato.
La morte di Merlino, un cane conosciuto e amato nel quartiere, ha scosso profondamente la comunità. L’animale è stato trovato privo di vita sgozzato brutalmente, vittima di un atto di crudeltà che ha sollevato dolore e rabbia.
Secondo le ricostruzioni investigative, il responsabile del gesto è un extracomunitario già noto alle autorità. In passato si era reso protagonista di un tentativo di uccidere un cane versandogli addosso dell’olio bollente e aveva aggredito dei carabinieri durante un controllo.
Nonostante la gravità dei precedenti, era rimasto a piede libero, fatto che oggi alimenta polemiche e richieste di chiarezza. A commento della vicenda, Valerio Arenare, responsabile del Dipartimento Tutela del Creato della Rete dei Patrioti, ha dichiarato: “Non possiamo restare inermi di fronte a una violenza simile. Merlino è stato vittima di un atto di barbarie che era purtroppo prevedibile, visti i precedenti dell’autore. Questo episodio deve suscitare indignazione e sollecitare riforme. Chiediamo che la tutela degli animali diventi una priorità, con pene adeguate e misure efficaci per isolare chi ha già dimostrato di rappresentare una minaccia. Inoltre, questo episodio, è l’ennesima riprova del fallimento totale delle politiche di accoglienze attuate dai vari governi Italiani. Anche per questo episodio ribadiamo sia necessario l’immediato rimpatrio di chi commette crimini nel nostro paese”
Reati minori?
Il caso mette in evidenza un problema più ampio: i reati contro gli animali vengono spesso classificati come “minori”, con conseguenti difficoltà nell’adottare misure restrittive.
Tuttavia, la pericolosità sociale di chi si rende protagonista di simili episodi appare evidente, soprattutto quando si somma ad altri episodi.
Associazioni animaliste e cittadini hanno espresso cordoglio e indignazione, parlando apertamente di un “delitto annunciato”. Viene chiesto un rafforzamento delle norme contro il maltrattamento animale e pene più severe per chi compie atti di crudeltà, affinché tragedie come quella di Merlino non si ripetano.
“La vicenda di Merlino non rappresenta soltanto un atto di violenza contro un animale indifeso – conclude Arenare – ma diventa simbolo di un sistema che necessita di riforme urgenti. È una ferita per l’intera comunità, un monito affinché la tutela degli animali e la sicurezza collettiva tornino a essere priorità concrete e non promesse disattese.
Valerio Arenare
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