Finita la fuga dei responsabili a Milano, guarda caso nordafricani.
Qualche giorno fa un gruppo di giovani egiziani avevano aggredito tre studenti Erasmus di ritorno da una discoteca, rapinando uno di loro di una collana e un ciondolo. Oltre al furto quanto un amico della vittima ha cercato di intervenire, è stato accoltellato al fianco, fortunatamente senza gravi conseguenze.
I 4 fermati sono giovani sono egiziani tra i venti e ventitré anni – fulgidi esempi delle seconde generazioni che stanno terrorizzando le nostre città – e uno di loro è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico.
I maranza non si smentiscono mai
I quattro “maranza” sono ora accusati di rapina pluriaggravata in concorso.
Uno dei due ventenni sottoposti a fermo, inoltre, è stato anche indagato per i reati di lesione personale aggravata e possesso di arma.
La rapina è iniziata a bordo della filovia 90, ma i quattro nordafricani sono stati incastrati dalle telecamere.
I mezzi pubblici a Milano sono diventati, oramai, terra di nessuno, dove al suo interno avvengono furti con destrezza, intimidazioni, risse e ad anche violenze da parte, principalmente, di vere e proprie bande nordafricane.
Milano vince sempre
Ricordiamo che il capoluogo meneghino è, in Italia, primo per furti, secondo per le rapine e terzo per le violenze sessuali.
Nonostante la città sia costantemente sul podio dei disastri il sindaco Beppe Sala ha ancora voglia di ribadire che: “L’immigrazione serve. Negarlo vuol dire vivere scollegati dalla realtà”.
Infausta e scelerata frase detta l’indomani della aggressione da parte di un marocchino irregolare al vice-ispettore della Polizia Christian Di Mauro, accoltellato alla schiena e ridotto in fin di vita nel maggio dello scorso anno.
Paolo Ornaghi
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Bisogna intervenire anche con le ruonde di cittadini preparati le forze dell’ordine non bastano