Una tragedia che ha scosso una comunità intera, riportando sotto i riflettori la fragilità degli animali di quartiere.
Timida, cagnolina di circa 14 anni, è stata brutalmente legata ai binari della ferrovia in zona Lido Sacramento e travolta da un treno in transito, lo scorso 15 aprile.
Il contesto Timida e Tommy, cane coetaneo di circa 12 anni, vivevano da oltre un decennio nella stessa zona, considerati “cani di quartiere” e accuditi dalle associazioni animaliste Leal e Balzoo, oltre che dai residenti locali.
Un raid distruttivo ha preceduto il dramma: le cucce dei due animali sono state distrutte e gettate in mare, la colonia felina vicina smantellata . Tommy, sebbene traumatizzato, è sopravvissuto; Timida invece è stata trovata esanime lungo i binari, con una corda che ne portava evidenti i segni. Indagini e svolta I carabinieri di Siracusa hanno identificato e denunciato due presunti responsabili: un uomo di 48 anni (con precedenti) e un altro di 26, entrambi residenti in città, accusati di uccisione di animale e danneggiamento.
Pochi giorni fa, un muratore ha confessato di essersi accollato l’incarico su richiesta di un avvocato locale, per rimuovere la colonia felina e “liberare” l’area dall’“intralcio” rappresentato dai cani . L’uomo ha citato nomi di possibili complici, aprendo uno spiraglio di verità e portando le associazioni a chiedere nuovi approfondimenti . La reazione della comunità La vicenda ha provocato dolore e indignazione tra i residenti: cittadini, volontari, forze dell’ordine e istituzioni – tra cui il sindaco Francesco Italia – hanno partecipato a manifestazioni e fiaccolate per chiedere giustizia e pene esemplari.
Una barbarie
Le associazioni animaliste non lasciano dubbi: “La morte di Timida è un simbolo di barbarie che non può passare impunita”.
Inoltre, con l’entrata in vigore della nuova Legge Brambilla dal 1° luglio 2025, le pene per maltrattamento e uccisione di animali possono arrivare fino a 4 anni di reclusione e multe fino a 60.000 €. Cosa succede adesso?
La magistratura sta valutando le confessioni, le denunce e le eventuali responsabilità aggiuntive.
Leal e Balzoo chiedono di costituirsi parte civile nei procedimenti, auspicando che venga fatta autopsia per chiarire eventuali altri maltrattamenti. la comunità siracusana continua a mobilitarsi, affiggendo manifesti con nomi e volti dei sospetti e mantenendo alta l’attenzione sul caso.
Una ferita per tutta la società Questa vicenda non è un caso isolato: emerge la gravità della violenza gratuita verso animali indifesi. Timida rappresenta tutte le creature invisibili, vittime di pregiudizi e atti criminali.
La nuova normativa e la mobilitazione civile rappresentano un segnale importante, ma la speranza è che non restino parole vuote.
Il caso “Timida” potrebbe diventare un punto di svolta: non solo per la giustizia, ma per un cambiamento culturale profondo verso il rispetto di ogni forma di vita.
Valerio Arenare
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