Dagli USA forse un barlume di luce, dopo molta oscurità.
Non dobbiamo illuderci che il nuovo inquilino della Casa Bianca rappresenti la salvezza per l’Europa, perché solo dell’Europa partirà la la propria salvezza.
Trump farà, giustamente, gli interessi del popolo che lo ha scelto, anche di coloro che oggi lo stanno attaccando. La sua Vittoria rappresenta una sfida a quelle élite corrotte e ipocrite che, anche attraverso i loro galoppini antifascisti e progressisti al di qua dell’atlantico, hanno devastato il tessuto sociale e alimentando il classismo usando la cultura woke come scusa.
Dobbiamo prepararci anche all’evenienza che i primi provvedimenti del tycoon siano solo un fuoco di paglia e che poi la sua politica campo di inerzia per qualche mese per poi assestarsi.
Premesse interessanti
Le premesse comunque sono interessanti, dal primo rimpatrio degli irregolari (che i giornali nostrani, così avvezzi agli inglesismi, hanno ignorantemente tradotto con “deportazione”, una gaffe seconda solo alla “pollution” di Letta), alla revisione degli accordi sul clima, consentendo di nuovo ai cittadini di scegliere che auto acquistare.
Questo ultimo aspetto ha scatenato le patetiche reazione europee, di quell’Europa che concede alle aziende di delocalizzare in Cina e India dove il clima non sanno nemmeno cosa sia, se non per venderci i loro prodotti green.
Ed infine è interessante la posizione di Trump sulla questione ucraina, potrebbe esserci finalmente uno spiraglio di pace ponendo fine ad una guerra aizzata dalla Nato sfruttando la “sindrome di accerchiamento” russa di cui già si approfittava durante la guerra fredda. Insomma, forse finalmente ci siamo, dobbiamo solo lavorare per salvare questo stanco mondo e riportare le cose alla normalità, guardando però ad un futuro che sia davvero roseo per tutti.
Lorenzo Gentile
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