Miliardi per le armi, briciole per la vita: chi guadagna davvero da un mondo sempre più pronto a sparare?
Nel 2024, la spesa militare mondiale ha raggiunto la cifra record di 2.720 miliardi di dollari, segnando un aumento del 9,4% rispetto all’anno precedente e il più grande incremento annuale dal 1988.
Questo aumento è stato alimentato da crescenti tensioni geopolitiche, in particolare in Europa e Medio Oriente, con oltre 100 paesi che hanno incrementato i loro bilanci per la difesa, spesso a scapito di altre priorità governative.
I Principali Attori della Spesa Militare
• Stati Uniti: Con una spesa di 997 miliardi di dollari, rappresentano il 37% della spesa militare globale e il 66% di quella della NATO.
• Cina: Secondo maggiore spenditore con 314 miliardi di dollari, pari al 12% della spesa globale.
• Russia: Ha aumentato la spesa del 38%, raggiungendo 149 miliardi di dollari, equivalenti al 7,1% del PIL nazionale.
• Ucraina: Ha destinato 64,7 miliardi di dollari alla difesa, pari al 34% del PIL, il più alto rapporto spesa/PIL a livello mondiale.
• Germania: Ha registrato un aumento del 28% nella spesa militare, raggiungendo 88,5 miliardi di dollari e posizionandosi al quarto posto a livello globale.
L’Industria Bellica: Profitti in Crescita
Le 100 principali aziende produttrici di armi hanno generato entrate per 632 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 4,2% rispetto all’anno precedente . Le aziende statunitensi dominano il settore, con Lockheed Martin in testa, mentre anche aziende britanniche, russe e cinesi figurano tra i principali attori.
Impatto Ambientale della Militarizzazione
Le attività militari contribuiscono significativamente alle emissioni globali di gas serra. Negli Stati Uniti, il Dipartimento della Difesa è uno dei maggiori consumatori di combustibili fossili, con un’impronta di carbonio superiore a quella di molti paesi . Nonostante gli sforzi per adottare tecnologie più ecologiche, la decarbonizzazione completa del settore militare rimane una sfida significativa.Time
Conclusione
La crescente militarizzazione globale comporta costi economici, sociali e ambientali significativi. È fondamentale che i governi e le società civili riflettano sull’equilibrio tra sicurezza nazionale e investimenti in settori cruciali come sanità, istruzione e ambiente. Solo attraverso un approccio equilibrato e sostenibile si potrà garantire un futuro più sicuro e prospero per tutti.
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