La repressione antinazionale in Gran Bretagna sta assumendo aspetti grotteschi e moralmente vomitevoli.
Mentre in tutta la Gran Bretagna i patrioti sventolano a decine di migliaia le bandiere britanniche affiancate da quelle di Scozia, Irlanda e Galles, la polizia cerca di opporsi a questa protesta di massa con abusi di ogni tipo.
In questo video vediamo un gruppo di poliziotti bullizzare un ragazzino di 11 anni colpevole di portare la bandiera britannica. I poliziotti – ma sarebbe forse più appropriato definirli guardie dello sceriffo di Nottingham, visto il contesto – vogliono costringere il ragazzino non solo a dare le proprie generalità, ma anche a relazionare sui propri genitori.
In Scozia la ragazzina che aveva osato reagire contro il molestatore immigrato che la perseguitava impugnando un coltello e un ascia, è stata arrestata da un grosso gruppo di agenti. È importante ricordare che la protesta di massa in corso in questi giorni con presidi, scontri nei pressi di alberghi ospitanti clandestini, e soprattutto una miriade di bandiere nazionali esposte ovunque in una reazione si massa spontanea senza precedenti, ha origine proprio nella rabbia popolare per le continue violenze e molestie sessuali degli immigrati contro ragazzine bianche.
Polizia complice?
Da anni ormai la polizia è stata accusata di disinteressarsi del fenomeno con una indifferenza che è ormai considerata complicità.
Se la protesta di massa ha già ottenuto che in decine di consigli comunali si parli apertamente di chiudere i centri per gli immigrati, la repressione da parte delle autorità e soprattutto della polizia è senza precedenti.
In un paese tradizionalmente rispettoso della divisa e dell’ autorità, questa contrapposizione di massa costituisce una svolta epocale. In parallelo una protesta simile si è da tempo sviluppata in Irlanda, sia nell’Eire che nell’Ulster dove cattolici e protestanti stanno ormai facendo fronte comune arrivando anche agli scontri violenti che ricordano i “troubles” del passato.
Quello che più colpisce in questa protesta popolare è proprio il fatto che non sia stata guidata finora da nessuna sigla politica o sindacale particolare anche se i gruppi militanti nazionali naturalmente la appoggiano.
Si tratta di una reazione spontanea, profonda e fiera di un popolo che si vede minacciato nella propria sopravvivenza in casa propria dall’azione combinata di governo e immigrati.
Marzio Gozzoli
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