Voglia di guerra!
Abbiamo così tanta voglia di guerra che sproniamo i peggiori guerrafondai a darcene una.
I guerrafondai a schiovere (intendendo con questo lemma militaresco «comunque sia») sono: 1) coloro i quali sulla guerra ci lucrano -gli USA-; 2)coloro i quali in guerra ci devono vivere perché il loro disegno strategico é allargare la Terra Promessa dal Giordano al Mediterraneo e da Gaza fino almeno a Tiro, –Israele-, già orientato a vivere in mezzo a potenziali nemici; 3) e coloro i quali hanno il cervello ridotto in pappa da incessanti PsyOps –noi-.
Ucraina a parte dove noi dal cervello in pappa vediamo solo un aggressore e un aggredito e dove le cose stanno andando verso una situazione di stallo in cui gli ucraini muoiono a mazzetti mentre noi ci gloriamo di qualche loro vittoriuzza e ci scandalizziamo quando viene colpito un ospedale (e siccome abbiamo il cervello in pappa non capiamo che i russi non hanno nessun interesse tattico a colpire un ospedale perché non é un obiettivo militarmente pagante , anzi… lascio le conclusioni a chi si sforza di ragionare oltre i luoghi comuni.
Adesso é il momento di Israele >Iran, da intendersi anche > Libano e Siria.
Ad Aprile, gli israeliani avevano proditoriamente ucciso un capo militare iraniano in un Consolato iraniano in terra di Siria e poi, bis repetita, un’altro capo militare era stato accoppato, sempre dalle forze aeree israeliane, in terra d’Iran mettendo cosí l’Iran in condizioni di dover dire alto: «MO BASTA!! Vi faccio vedere chi sono io» e si é attenuto alla lettera a quel «tu non sai chi sono io», ha lanciato con abbondante preavviso a mezzo mondo una caterva di missili e droni ben sapendo che sarebbero via via stati intercettati strada facendo da un sistema di difesa integrato (messo in piedi da GB-USA-Francia e anche da noi) e il resto lo avrebbe fatto l’Iron Dome israeliano riducendo gli effetti a quasi una bazzeccola perché ai cattivoni Ayatollah interessava solo mettere in piedi una «Display Determination» ossia far vedere al mondo che anche loro avevano gli artigli, purtuttavia avevano palesemente dimostrato che non erano intenzionati ad usarli compiutamente preferendo lasciare una scappatoia a ogni possibile svolta che non sia il confronto armato.
Ebbene, la stessa situazione si é ripetuta il 1° ottobre: dopo che gli aerei israeliani, agendo in terra libanese hanno fatto fuori il capo di Hizb-Allah, Hassan Nasr-Allah, personaggio di peso in seno al clero sci’ita iraniano, l’Iran ha avvisato con largo anticipo il lancio di missili balistici contro Israele favorendo così l’efficacia del sistema di intercettazione israeliano (per inciso: i missili balistici sono quelli più facilmente intercettabili perché una volta lanciati non cambiano traiettoria).
Gli iraniani non sono dei chierichetti, anzi, e se potessero eliminare israele dalla carta geografica, lo hanno più volte ripetuto, lo farebbero volentieri, ma sono anche uomini di mondo e sanno fare la differenza tra «teoria e azione», tra le necessità della propaganda che usa gli slogan e la realtà della politica e della sua degenerescenza: la guerra.
Questo, noi europei dal cervello in pappa, dovremmo vedere prima di esultare come babbei perché: «la risposta degli ayatollah é miseramente fallita» come hanno annunciato in tono trionfalistico stampa e tv nostrane.
Qui di falliti, ci siamo solo noi, ormai schiavi di una propaganda sottile e pervasiva che, a comando, ci induce a credere che gli asini volano e a non vedere che i nostri padrini, UE e USA, già proprietari dei nostri cervelli, ci stanno portando alla catastrofe.
A proposito… chiedo per un amico: siccome anche il Libano é stato aggredito (da un aggressore), pensiamo di rifornirlo di armi, materiali e truppe come abbiamo fatto e stiamo facendo per l’Ucraina o soprassediamo?… no, giusto per sapere eh!
Corrado Corradi
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