A Milano nel 2022 il ministero dell’Interno ha registrato 254 sfratti per fine locazione. Nel 2023 son saliti a 362; questi gli ultimi dati disponibili ma il numero continua inesorabilmente a salire, la causa è da ricercare nella deflagrazione fuori controllo del mercato immobiliare tutto e nello specifico del mercato degli affitti.
La faccenda non riguarda solo chi è moroso da tempo o fatica a stare al passo con la scadenza della pigione, ma, spesso, anche chi è in regola con i pagamenti viene mandato via. I contratti in scadenza sono incompatibili con il mercato immobiliare milanese di oggi, sempre più speculativo e crescente, e sempre più i padroni di case preferiscono o per dare gli immobili con la formula degli affitti brevi, visto la politica palazzinara eco-green e chic di questi ultimi anni fortemente voluta dal sindaco Sala, una città per i pochi che possono permettersi un tenore di vita del nostro “Beppe” e l’accozzaglia radical chic dei suoi “amichetti”.
A Milano i prezzi son sempre più alle stelle e pochi possono permettersi un affitto (figuriamoci l’acquisto di una casa che per una giovane coppia è un miraggio visto anche i salari, sempre più miseri, e che negli ultimi decenni han perso il loro potere d’acquisto); prezzi che crescono, soprattutto, nelle zone che stanno diventando più appetibili.
Ecco di seguito i progetti avviati, in corso e in avviamento:
Lo Scalo Farini un grande progetto di trasformazione che prevede un parco con al suo interno zone residenziali, commerciali ed uffici e il campus dell’Accademia di Brera.
A sud della città ce lo Scalo Romana, con la riqualificazione degli scali ferroviari in disuso in città, anzi, progetto che va a braccetto con la costruzione del Villaggio Olimpico per Milano Cortina olimpiadi invernali del 2026.
Il MIND, nell’area che fu sede di Expo2015, che diventerà un parco tematico scientifico tecnologico, contenente nuovo polo ospedaliero IRCCS Galeazzi, il polo di ricerca per le Scienze della vita Human ed il Campus dell’Università Statale.
Sei Milano programma di rigenerazione urbana n prossimità della metro Bisceglie, con un nuovo quartiere multifunzionale con uffici, spazi commerciali e residenze, immerse in un parco di oltre 16 ettari.
L’area di Symbiosis, con filari orti e serre stagionali, a riqualificare la nuova sede di Snam con un edificio in un grande parco con specchi d’acqua.
Unione Zero Uno studentato da 700 posti letto tra Milano e Sesto San Giovanni con spazi direzionali ed un hotel.
A Santa Giulia-Rogoredo è in costruzione in Pala Italia, l’arena olimpica dell’hockey maschile per i giochi olimpici Milano-Cortina 2026, con la realizzazione di una parte residenziale che verrà provvista di una nuova metrotranvia a collegare la M4 Repetti alla stazione ferroviaria di Rogoredo e la fermata omonima della metropolitana M3.
La trasformazione di Piazzale Loreto che prevede che il piazzale diventi in parte pedonale, un piazzale che sarà in connessione tra il quartiere NoLo e l’asse corso Buenos Aires/viale Monza/via Padova; Via Padova che verrà totalmente riqualificata con piste ciclabili ed aree verdi.
“Aria”, un piano di riconversione. Nell’area dell’ex-macello, in abbandono da anni, che prevede la costruzione di un nuovo quartiere, un nuovo campus IED e un nuovo polo museale scientifico,
Il Masterplan Bovisa-Goccia un grande parco scientifico-tecnologico, con un polmone di 40.000 mq che ruoterà attorno ai due gasometri recuperati. Uno destinato ad ospitare lo “Smart city Innovation hub“, l’altro la “Fabbrica dello sport “, con residenze universitarie. Sempre in zona Bovisa, il progetto MoLeCoLa “Mobility, Learning, Community Lab” che prevede la realizzazione di un distretto tecnologico innovativo e sostenibile con residenze, uno studentato, attività commerciali, coworking e aree verdi attrezzate
Al Rubattino l’area ex Innocenti con la costruzione dell’edificio “Magnifica Fabbrica” del Teatro alla Scala con laboratori, con sale prove, le sartorie e depositi vari.
Al municipio 4 zona Rogoredo la partenza dei cantieri per il Campus del Conservatorio Giuseppe Verdi, con uno studentato, un’arena all’aperto, un auditorium tecnologico.
Nell’ex scalo di Porta Vittoria il cantiere per la Biblioteca Europea. Previsto un deposito robotizzato ipogeo, un forum, un auditorium e una piazza verde pubblica.
In via Stephenson è prevista la riqualificazione di 47mila metri quadrati da destinare a funzione terziaria e commerciale, servita, in futuro, da una nuova stazione della Circle Line, la nuova M6 circolare sul modello di alcune grandi capitali europee.
Nel quartiere di Bruzzano un progetto misto residenziale, terziario e struttura sanitaria su un’area di 135mila quadrati dal nome Up Green.
Unione Zero che prevederà nei prossimi anni “più grande progetto di rigenerazione urbana in Europa” con una superficie trasformata di 1,5 milioni di metri quadrati, quella occupata dalla carcassa della ex acciaieria Falck da anni dismessa a Sesto San Giovani, nord est di -Milano. dove sono previsti la “Città della salute della ricerca”, un centro direzionale immerso nel parco, un quartiere residenziale e i campi per lo sport all’aria aperta, uno shopping center il tutto interconnesso con, la stazione ferroviaria sopraelevata la M1 tra Arese, Garbagnate e Lainate è previsto il completamento del recupero dell’ex area Alfa Romeo, 700mila metri quadrati di superficie con un misto di funzioni residenziali, uffici e commerciali.
Insomma, una Milano da nord a sud e da est ad ovest, rivoltata come un calzino tra cantieri conclusi, in corso e in avviamento, il tutto per fare della città un polo attrattivo per i nuovi ricchi ed esclusiva solo per chi se lo può permettere.
I milanesi?
Quindi, tra speculazioni edilizie e pioggia di denaro che arriva da vari enti dalla Commissione Europea a scendere sino all’ente più piccolo e relativamente insignificante e quattrini che arrivano da investimenti di singoli privati attratti dall’affare e dalla possibilità di speculare facili guadagni, non ce spazio per i cittadini milanesi cosiddetti “normali”, ovvero, quelli che vivono, anzi sopravvivono di stipendio o pensione, che al il nostro beneamato sindaco son solo danno fastidio, ma vengono.
Da lui, considerati cittadini di serie B, più un peso che una risorsa.
Insomma il metro di giudizio del “Beppone” meneghino è: meriti di esser un cittadino milanese non per nascita o militanza, ovvero l’esser da tanti anni nella metropoli lombarda e con il tuo lavoro ed ingegno, tutti i giorni fai piccoli passi per far crescere la città, per ma solo se porti denaro, un fiume di denaro con il quale puoi comportare ogni cosa, lustro, benemerenze, il rispetto della giunta comunale, le porte aperte per qualsiasi progetto tu abbia in mente, l’importante, come detto, è il denaro ed amicizie danarose, che ti porteranno direttamente nel “paradiso” della “Milano bene”.
Paolo Ornaghi
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