C’è qualcosa di irresistibilmente comico – se non fosse tragico – nella parabola morale di certi “rivoluzionari da salotto” che tuonano contro il capitalismo mentre si abbeverano dalle sue fonti. È il caso di Ultima Generazione, gruppo di attivisti noto più per le vernici sui monumenti che per la profondità delle sue analisi, il quale ora – secondo quanto riportato da Il Secolo d’Italia – propone i propri libri in vendita su Amazon.
Sì, proprio quel Amazon: il gigante globale dell’e-commerce, emblema di quella modernità consumistica che i suddetti attivisti amano, più o meno esplicitamente, denunciare tra una performance urbana e una diretta social.
È la stessa incoerenza ipocrita che da tempo caratterizza certe frange dell’ambientalismo radical chic: gridano al collasso climatico ma campano di click, si dicono antisistema ma poi si affidano agli strumenti più redditizi che il sistema offre. In fondo, lo avevano già detto i latini: pecunia non olet. E mai motto fu più calzante.
Quella che dovrebbe essere – almeno nelle intenzioni dichiarate – una lotta per la “giustizia climatica”, si rivela essere l’ennesimo teatrino ideologico dove il nemico (il capitale) serve solo a farsi pubblicità, finché non diventa utile alla causa… o al portafogli.
Perché a quanto pare, anche la coscienza ecologica ha bisogno di scaffali digitali, fatturazioni rapide e algoritmi di suggerimento.
Ci si chiede allora se la vera emergenza non sia più morale che climatica: perché chi pretende di insegnare la coerenza al mondo, dovrebbe prima impararla. Ma forse è chiedere troppo a chi scambia la provocazione per pensiero e la disobbedienza per marketing.
Gianluca Mingardi
Il 2diPicche lo puoi raggiungere
Attraverso la Community WhatsApp per commentare le notizie del giorno:
Unendoti al canale WhatsApp per non perdere neanche un articolo:
Preferisci Telegram? Nessun problema: