Centri sociali scatenati, a Milano, a Bologna e anche altrove, per trasformare le sacrosante proteste contro i crimini di Israele a Gaza in uno scempio, utile solo a mettere in pessima luce una mobilitazione popolare che la Sinistra ha potuto facilmente strumentalizzare, grazie alla vigliaccheria e politica morale di Giorgia Meloni e del suo governo.
I palestinesi, in Italia, hanno due nemici. I servi del governo di Tel Aviv, ben rappresentati da coloro i quali pretenderebbero, di fronte a decine e decine di migliaia di cadaveri di bambini innocenti, che qualcuno spiegasse loro cosa mai sarebbe un bambino e in che modo lo si distinguerebbe da un da un terrorista. Una domanda agghiacciante e retorica, a cui aveva già risposto una parlamentare di Fratelli d’Italia, idiota di rarissima fattura, sostenendo in Parlamento la legittimità dello sterminio anche dei “figli dei terroristi” di Hamas.
Non da meno, coloro i quali, militando in quella Sinistra estrema finanziata, protetta e coccolata dal Partito democratico, hanno sporcato le manifestazioni di ieri, attaccando le forze dell’ordine, devastando arredi urbani e proprietà private e pubbliche, impedendo a tanta gente di andare al lavoro o di recarsi a scuola o all’Università e, in questo modo, permettere ai “benpensanti” del Centrodestra di spostare l’attenzione mediatica, facendo passare in secondo piano l’olocausto che si sta consumando in Terrasanta.
Cinismo a sinistra come a destra
Due interpretazioni dello stesso squallido cinismo dell’attuale classe politica nostrana: quello della Sinistra che, incapace di contrastare il governo sul piano economico e sociale, mette a ferro e fuoco le città, facendo leva sul sentimento di naturale sgomento che è insorto nella maggioranza del Paese, assistendo allo sterminio senza freni che Gerusalemme sta consumando contro il popolo palestinese; dall’altra, quello dell’esecutivo italiano, incapace di affrontare i veri nodi della politica italiana – immigrazione, lavoro, costo dell’energia, sicurezza nelle città e via dicendo – e, di conseguenza, prono agli interessi stranieri, per trovare all’estero quella forza e quella legittimazione che non è capace di trovare in casa propria.
Questa è l’Italia che alberga a Montecitorio e a Palazzo Madama, grazie ai sistemi elettorali rodati negli ultimi vent’anni, a causa dei quali oltre il 50% della popolazione non ha più una rappresentanza parlamentare: da una parte, i camerieri e i complici di gangster internazionali, ormai privi anche dei più minimi scrupoli, nel perseguire le loro banditesche strategie di conquista e sopraffazione dei diritti altrui, per di più, a spese dei propri “alleati”, chiamati a saldare i conti delle operazioni di rapina e assassinio compiute qua e là nel mondo; dall’altra, un’aggregazione di predoni e teppisti, i quali, ben radicati nelle amministrazioni locali, si arricchiscono a spese delle collettività cittadine, in nome di quella giustizia sociale che è funzionale solo all’illecito arricchimento personale delle loro classi dirigenti.
Massimiliano Mazzanti
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