Aspettando l’ufficialità, circa il vincitore delle elezioni regionali calabresi (il Centrodestra parte in netto vantaggio, negli exit-poll), si possono elencare già gli sconfitti di questa ennesima tornata elettorale.
In primis, il Centrosinistra, insieme al Movimento 5 stelle, al campo largo e alla vergognosa strumentalizzazione delle centinaia di migliaia di assassinati a Gaza, da parte del sindacato dell’imbecille Maurizio Landini e dei suoi alleati principali, i criminali dei centri sociali.
Elly Schelin e Giuseppi Conte non convincono: la loro alleanza, stretta col torcicollo e fondata su tematiche, di cui non gliene frega niente a nessuno, non seduce la stragran parte dell’elettorato, al punto che, non ostante il fenomeno di cui si dirà, di qui a un attimo, la gente continua a preferire Giorgia Meloni, la quale, col suo lucido, finanche cinico pragmatismo all’insegna dell’incoerenza più totale risulta preferibile alla cialtroneria del Pd e dei parricidi grillini.
In secondo luogo, perde il Paese, la cui fiducia nelle istituzioni crolla miseramente consultazione dopo consultazione, scendendo abbondantemente al di sotto del 50%, persino nelle regioni meridionali, dove l’età media è più bassa e, dunque, dovrebbe ancora essere maggiore la passione per la cosa pubblica e la voglia di cimentarsi – anche col voto – nel miglioramento della situazione sociale, economica, amministrativa e politica della propria comunità.
In terzo luogo, pur non avendo nulla a che fare con le miserie italiane, esce indebolita da questa tornata elettorale parziale anche la causa palestinese, improvvidamente e sciaguratamente trasformata – per opera mefitica delle Sinistre – nella pistola (scarica), con cui sparare al governo, adesso ancora più forte anche nelle sue posizioni vergognose in politica internazionale. Per di più, proprio nei giorni di commemorazione – anche pubblica e mediatica – delle vicende della Achille Lauro e di Sigonella, quando persino un governo a guida socialista dimostrò un amor di Patria una gelosia per la Sovranità nazionale, al cui confronto i latrati striduli di Fratelli d’Italia risuonano insopportabili all’orecchio di chi è e si sente autenticamente italiano.
Più volte si è detto e si è scritto, in questi giorni, come la Sinistra di Elly Schlein sia la più auspicabile alleata della premier e del governo di Centrodestra. Con un’avversaria del genere, la Meloni può addirittura intensificare il suo sostegno a un governo criminale, rendendo l’Italia complice di un genocidio inaudito e, anche senza realmente migliorare le condizioni economiche e sociali del Paese, dormire sonni tranquilli, nella certezza di restare salda in sella, a Palazzo Chigi.
Questo è l’unico commento possibile, al voto calabrese: non sono il Paese e nemmeno i suoi elettori, a meritarsi un governo scialbo e menzognero come quello attuale; la Meloni se la meritano le forze di opposizione, i sindacati, quei corpi intermedi della società che non sono più capaci di mettere a fuoco i veri problemi del Paese e di costruire il consenso intorno a una vera alternativa, perché avvitati nelle loro manie, nella sete di un potere fine a stesso e perennemente a caccia di opportunità e vantaggi per le rispettive classi dirigenti.
Massimiliano Mazzanti
Il 2diPicche lo puoi raggiungere
Attraverso la Community WhatsApp per commentare le notizie del giorno:
Unendoti al canale WhatsApp per non perdere neanche un articolo:
Preferisci Telegram? Nessun problema: