Il dottor Stranamore è alla Casa Bianca
L’Economist con il girello chiede a Biden di farsi da parte, è l’ultima immagine di una campagna che, a partire dal disastroso dibattito di Biden con Donald Trump, è montata per chiedere a Sleepy Joe di ritirarsi dalla corsa per la presidenza degli Stati Uniti.
Immaginate se un qualunque sovranista italiano avesse avuto l’ardire di fare un meme simile nei quattro anni passati su Joe Biden. Come minimo, si sarebbe parlato di campagna di odio.
I media sempre schierati pro-minoranze e disabilità (vere o fasulle)
Una campagna, invece, tutta proveniente dal mondo Liberal, quello inclusivo e dell’attenzione alle virgole e alle parole per il rispetto delle categorie “fragili” adesso può.
Nonno Biden non ha più il rispetto, né l’attenzione, per il suo stato psico fisico.
Lo si può addirittura irridere pubblicamente, come un vecchio paio di scarpe che aspetta solo di essere buttato nel cassonetto dell’indifferenziata. Sei vecchio, non ci servi più, fatti da parte.
Dagli USA all’Europa democratica e di sinistra è tutto un rimarcare gli incidenti, le gaffe e gli svarioni senili del povero Joe.
Il dibattito Biden vs. Trump
E pensare che fino a quel maledetto dibattito le principali figure del mondo “democratico” avevano sminuito tutto ciò e reiterato il sostegno incondizionato del paladino anti Trump.
Barak Obama, i Clinton la Nancy Pelosi tutti stretti intorno al “Presidente”
Naturalmente definendo “discorsi d’odio” le prese in giro dei repubblicani alle continue gaffe di Biden.
Ma il regno della quantità vince, negli Stati Uniti in particolare, e i sondaggi negativi per Biden hanno dato il via alla fuga dei topi dalla corazzata Biden che affonda nel ridicolo.
Primi alcuni deputati democratici di secondo livello, preoccupati per il loro posto al sole di Washington, poi alcuni finanziatori facenti capo alla famiglia Obama il burattinaio del partito democratico.
Barack Obama, dopo tutto, mantiene ancora una residenza di lusso a Washington DC.
È lì per rimanere collegato e anche tirare le corde da dietro le quinte.
La preoccupazione vera però inizia ad investire anche il campo trumpiano, cittadini e opinion maker repubblicani iniziano ad avere paura del persistere di Biden nella carica presidenziale.
Ad esempio, il grafico umorista Ben Garrison, Trumpiano di ferro, ha scritto poche ore fa, a commento della vignetta che riportiamo:
“Ho detto che sarebbe fantastico se Joe non si dimettesse perché Trump lo batterebbe facilmente. Biden è un disastro e un pericolo per il paese. Trump potrebbe avere più problemi contro Michelle Obama o Hillary Clinton, ma il punto è che Joe è un pericolo chiaro e presente per il paese. Non possiamo aspettare fino a novembre. Joe deve andare. È troppo vicino al calcio nucleare e la sua demenza potrebbe inavvertitamente portarci alla guerra nucleare”.
La famiglia Biden
Joe Biden resta in corsa è la risposta della famiglia del Presidente, Jill (la moglie) lo sostiene
“fino in fondo” mentre Hunter (il figlio con molti problemi) lo incita a licenziare lo staff di “traditori”. Con questo entourage presidenziale statunitense non si può avere molta fiducia.
Possiamo solo sperare che Biden sia tenuto lontano dalla stanza dei bottoni della guerra nucleare.
Il dottor Stranamore è alla Casa Bianca
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