Un altro barlume di lucidità nei messaggi del Santo Padre.
Papa Bergoglio, in occasione dell’incontro con il Corpo Diplomatico della Santa Sede, ribadisce la ferrea opposizione contro la cultura della cancellazione e l’ideologia woke, che ormai sono sfuggite di mano anche ai loro stessi propugnatori (si veda anche il passo indietro di Meta contro i fact checker politicizzati, ma anche il calo dei consensi in tutto l’occidente dei movimenti progressisti).
La nuova tirannia
La cancel culture è un fenomeno che nemmeno le rivoluzioni francese e russa, nonostante le loro indicibili violenze, sono riuscite a mettere in atto così radicalmente come sta facendo il progressismo antifascista in Europa e nelle Americhe.
Tutto ciò che era diventa sbagliato a priori, la dicotomia bene-male di incastra con quella nuovo-vecchio, non vi è più un’analisi critica degli errori e delle virtù del passato ma un cambiamento fine a sé stesso.
E questo riguarda anche la religione, così come i concetti di nazione, famiglia, giustizia sociale, sicurezza, aboliti o stravolti a seconda dei casi. L’aborto non viene visto come una sconfitta della società che non sa, o non vuole, affrontare a monte le cause che portano a questa pratica (violenza sessuale, difficoltà economica, malattie, irresponsabilità, ecc), ma diventa una conquista, quasi un vanto per chi ne usufruisce.
Cancel Culture
E qui entra in gioco la cancel culture, per diffondere ancora di più questa “lotta” occorre sminuire il Cristianesimo, andando a ripescare eventi passati, tirando in ballo il Medioevo, senza curarsi del fatto che l’avversione all’aborto, così come ad altre azioni che la Chiesa condanna, può e deve anche avvenire secondo un punto di vista prettamente laico e secolare, analizzandone non solo gli effetti spirituali ma anche quelli sociali e pratici che ci riguardano tutti, credenti o meno.
Giuste quindi le parole del Papa quando parla di colonizzazione ideologica, lo spettro progressista e antifascista, quello che ti dice di essere quel che vuoi purché la pensi in quel modo, annebbia le menti creando una nuova religione, dove l’io viene così esaltato da esserne distrutto, come un corpo che si eleva talmente tanto al punto da finire nello spazio ed esplodere.
Lorenzo Gentile
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