Il 2024 si è chiuso con una notizia che segna un grave passo indietro per l’ambiente e la biodiversità europea: l’Unione Europea ha deciso di indebolire la protezione del lupo, modificando lo status della specie e aprendo alla possibilità di abbattimenti legali.
Una scelta che ha lasciato sgomente le associazioni ambientaliste, gli esperti, gli scienziati, e centinaia di migliaia di cittadini che negli ultimi mesi si erano mobilitati per difendere un simbolo della natura selvatica.
Nonostante gli appelli di oltre 300 scienziati, le prese di posizione delle principali istituzioni naturalistiche europee e le petizioni firmate da centinaia di migliaia di persone, Bruxelles ha scelto di cedere alle pressioni di alcune lobby dell’agroindustria e del mondo venatorio, ignorando del tutto l’evidenza scientifica.
Il ritorno del lupo: una storia di rinascita ora a rischio
Negli ultimi decenni, il lupo era lentamente tornato a popolare le aree montane e collinari di molti paesi europei, compresa l’Italia, grazie a una lenta ma tenace opera di conservazione. Questo ritorno, salutato dagli ambientalisti come una vittoria della natura, ha rappresentato anche un segnale di equilibrio ecologico, poiché il lupo è un predatore apicale fondamentale per il controllo delle popolazioni ungulate e per la salute complessiva degli ecosistemi. Eppure, preconcetti, paure ancestrali, bracconaggio e disinformazione non sono mai scomparsi. Il lupo è spesso stato trasformato nel capro espiatorio dei problemi strutturali dell’allevamento estensivo e della gestione del territorio.
Ora, con la nuova decisione europea, una specie già fragile sul piano politico e culturale viene nuovamente criminalizzata.
Dura la reazione di Verde & Azzurro: “È un tradimento della scienza e della coscienza” “Questa è una resa alla paura, non una scelta razionale. L’Europa tradisce la scienza, ignora la voce dei suoi cittadini e apre le porte a una nuova stagione di sangue e persecuzioni. Il lupo non è un nemico, ma un alleato dell’ambiente. Lo proteggeremo con ogni mezzo, anche nelle piazze e nei tribunali.” Così dichiara con fermezza Valerio Arenare, presidente dell’Associazione Verde & Azzurro, che da anni si batte per la tutela della fauna selvatica e la conservazione degli ambienti naturali.
Verde & Azzurro ha già annunciato mobilitazioni a livello nazionale e europeo, ricorsi legali e campagne di sensibilizzazione per fermare quella che definisce “una deriva pericolosa e vergognosa”.
Il lupo come simbolo: proteggere lui significa proteggere noi
Il lupo è un simbolo potente di libertà, resistenza e intelligenza selvatica. La sua presenza nei nostri territori è la prova che la natura può rinascere, se le viene dato spazio e rispetto.
Indebolirne la protezione equivale a indebolire la nostra capacità di coesistere con ciò che è altro da noi, con la vita che non controlliamo, ma da cui dipendiamo. In un’epoca segnata dalla crisi climatica e dalla perdita di biodiversità, le istituzioni dovrebbero rafforzare le tutele ambientali, non smantellarle.
Verde & Azzurro invita cittadini, comitati, enti locali e altre associazioni a non restare a guardare.
La battaglia per la difesa del lupo è la battaglia per la dignità del nostro rapporto con la natura.
Valerio Arenare
Il 2diPicche lo puoi raggiungere
Attraverso la Community WhatsApp per commentare le notizie del giorno:
Unendoti al canale WhatsApp per non perdere neanche un articolo:
Preferisci Telegram? Nessun problema: