Più loquace di qualsiasi studio è il video di quanto accaduto a Capodanno in Europa; più inappellabile di qualsiasi sentenza sono le verità storiche.
Capire chi sono i magrebini, i pakistani e gli indiani musulmani o certi africani, soprattutto capire chi sono coloro che qui sono arrivati, è cosa piuttosto semplice perché la storia li descrive e li incastra.
La stessa storia che hanno scritto decenni fa nella nostra nazione, avrebbe dovuto essere motivo di respingimento immediato ed inappellabile se solo l’Italia fosse abitata da un popolo dignitoso. Non lo siamo più.
Col fascismo è finito l’ultimo tentativo di ricordare agli italiani da dove vengono e di chi sono figli.
Gli stupri sistematici a Cassino non capitarono per caso e non per caso furono opera soprattutto di algerini, di marocchini, di senegalesi.
Non per caso i tedeschi in Italia non stuprarono.
Oggi, 80 anni dopo, una giovane belga arrivata a Milano per festeggiare Capodanno, denuncia la feccia islamica che le ha messo le mani addosso.
Anche lei viene da un Paese dove nessuno la difenderà, ormai invaso, ormai ostaggio!
Ovunque nell’Europa occidentale il maschio bianco è chiuso nella sua viltà, incapace di qualsiasi reazione pure quando la stuprata è la figlia!
Ai maschi italiani hanno insegnato a truccarsi non a vendicarsi; ad usare lo smalto non il coltello; il più virile di tutti ormai è Fedez, il più macho Corona, la più ambiziosa virilità è quella del tronista alla corte di Maria De Filippi; i muscoli dei palestrati italiani servono a trovare femmine da discoteca che, concedendosi illimitatamente a tutti, rendono peraltro vana tanta fatica!
Anni di femminismo degenere (non certo quello che ha aiutato le donne a non aver paura di denunciare una violenza o a rivendicare un giusto diritto!) hanno mascolinizzato la donna e femminilizzato il maschio, dimenticando che quando la donna è in pericolo, per quanto realizzata, moderna, indipendente, forte e capace sia, ha bisogno di un guerriero non di un influencer!
Siamo sole contro un esercito di immigrati che stuprano, molestano, picchiano le donne più del doppio di quanto facciano gli uomini bianchi, eppure sono ancora le donne bianche che più spesso sostengono l’immigrazione, che continuano a dar credito ad un certo tipo di mascolinità de-virilizzata, che cercano uomini succubi o che, al contrario, confondono un uomo violento con un uomo autorevole.
Dobbiamo al coraggio di una islamica, la signora Sbai, la denuncia delle numerosissime violenze dei maschi islamici dentro e fuori le mura domestiche e non mi meraviglierei proprio se un giorno, difronte ad un tentativo di stupro, fosse un uomo dell’Est proveniente da un pericoloso Paese cattolico e “fascista” come la Polonia, l’Ungheria o la Russia, ad intervenire.
Al maschio italiano, tedesco, belga, inglese, francese ci si può sempre rivolgere in caso di problemi, ma che siano problemi risolvibili da remoto, mi raccomando!
di Irma Trombetta
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