Il 3 luglio 2025 segna una data importante per il cinema italiano e per la memoria di una figura troppo a lungo dimenticata. Arriva nelle sale “Albatross”, il nuovo film di Giulio Base che squarcia il velo sul coraggio e sulla controversa vicenda di Almerigo Grilz, il primo giornalista italiano a cadere su un fronte di guerra dal secondo conflitto mondiale.
Almerigo Grilz non fu un giornalista qualunque. Triestino, con un passato di militanza nelle file della destra italiana, scelse di abbandonare la politica attiva per dedicarsi anima e corpo al reportage dalle zone più calde del mondo. Insieme a Gian Micalessin e Fausto Biloslavo, fondò l’agenzia “Albatross”, con l’obiettivo di documentare i “conflitti dimenticati” in Medio Oriente, Asia e Africa. I suoi servizi, frutto di una tenacia instancabile e di un rigore professionale innegabile, furono pubblicati su testate internazionali come il Sunday Times e acquistati da network come CBS e NBC.
Dal Fumetto al Film
Come ricorda Toni Capuozzo nella prefazione al fumetto dedicato a Grilz, la sua morte, avvenuta in Mozambico nel 1987 mentre filmava un attacco di guerriglia, fu accolta in Italia con un silenzio assordante, o peggio, con il disprezzo. Un vero e proprio “apartheid dei lutti”, dove la sua storia e il suo sacrificio venivano messi all’indice a causa delle sue passate convinzioni politiche. Mentre altri nomi di colleghi caduti venivano giustamente ricordati, il nome di Grilz rimaneva, e in parte rimane ancora oggi, sconosciuto ai più.
“Albatross” non è un film che cerca di celebrare o condannare. Come ha dichiarato il regista Giulio Base, la pellicola si propone di raccontare una storia complessa, lasciando spazio al dubbio e alla riflessione, senza tesi precostituite. È un tentativo di avvicinarsi alla vita di un giovane uomo che ha attraversato i contrasti della sua epoca con una dedizione al giornalismo che Capuozzo definisce “tanto più vero del giornalismo che oggi ci assedia di pettegolezzi e di indiscrezioni”.
Un’occasione da non perdere
Questo film è un invito, rivolto a chi crede nel valore della Memoria e nell’importanza di comprendere tutte le sfumature della nostra storia. È un’opportunità per riscoprire il volto di un professionista valoroso, che scelse di essere testimone dei fatti dove i fatti accadevano, al di là delle ideologie. Grilz “non si chiese se il giornalismo dovesse essere di sinistra o di destra: raccontava i fatti, le battaglie”.
Invitiamo i lettori del 2diPicche e gli italiani con amor patrio a recarsi al cinema dal 3 luglio per vedere “Albatross”. A Padova, Trieste, Verona, Milano e Torino le prime proiezioni.
È tempo che la memoria di Almerigo Grilz, con il suo coraggio e la sua figura di uomo e giornalista, diventi parte integrante del nostro patrimonio comune, superando le divisioni del passato.
Siamo pronti a rendere giustizia a un uomo che ha pagato con la vita la sua sete di verità?
Alfredo Durantini




