VERONA, 25 Aprile 2025 – libreria Il Minotauro di Via Cappello 35c
Gingko Edizioni ha organizzato la presentazione del libro di Angelo Paratico “Un re e il suo burattino” cui abbiamo partecipato come Circolo Christus Rex-Traditio con una delegazione e il Prof. Giovanni Perez, in dialogo con l’autore.
Sala piena e particolare interesse del pubblico sulle responsabilità della monarchia sabauda e la necessità di trovare maturità politica per discutere del periodo più controverso della storia d’Italia rendendo onore anche al sangue dei vinti, con una nuova data, comune a Germania, Francia e Regno Unito quale l’8 maggio, fine della Il guerra mondiale.
Gli Alleati che occuparono e vinsero l’Italia fascista (come risulta dal Trattato di pace di Parigi, 1947) non hanno mai riconosciuto particolare importanza alla resistenza, con parole dure o ironiche.
Anche oggi, scritte ignobili, bandiere rosse e comizi d’altri tempi hanno spopolato nell’indifferenza dei più, per continuare nella mistificazione della liberazione che sarebbe stata ottenuta grazie alla resistenza.
I tempi sarebbero maturi per dire la verità, anche se non ci aspettiamo nulla – ha detto il Prof. Giovanni PEREZ – dai kompagni di oggi, ancora troppo ossessionati dall’ ideologia.
Matteo CASTAGNA ha ricordato Giovanni Guareschi, che rifiutò di rimangiarsi il giuramento al re, accettando la deportazione nel lager tedesco e, poi, la prigione per aver attaccato (giustamente) la politica filo-PCI di Alcide De Gasperi, duramente criticata anche da Papa Pio XII, che non volle più riceverlo.
Angelo Paratico ha ricordato anche i voltagabbana che da fascisti cambiarono casacca dopo la guerra mantenendo il potere. Fra tutti Aldo Moro che conferma il famoso detto di Churchill: improvvisamente in Italia ci sono 40 milioni di fascisti e 40 milioni di antifascisti, ma in Italia non ci sono 80 milioni di persone…
Matteo Castagna



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