Presidente, mi passi la confidenza di chiamarla per nome e darle del tu. Sii più incisiva, Giorgia, nello scegliere sentieri di destra anche quando sono in contrasto con le raccomandazioni UE, ma soprattutto fregatene degli starnazzi di una sinistra ormai dissolta nei propri vani pensieri perché è evidente che gli italiani dabbene – ossia la stragrande maggioranza, aborrono le Schlein, i Borelli, i Fratoianni, i Magi e i Calenda con la loro fuffa e aborrono pure quelli di Forza Italia che giocano a fare i pesci in barile – a tutti loro preferiscono gli Orban e persino i Trump.
SII QUEL CHE SEI: ITALIANA E CRISTIANA.
Non ti si chiede di essere come Orban o Trump, sarebbe chiederti di non essere italiana (anche se non ci starebbe male una spruzzatina di sano sovranismo orbaniano), ma è proprio quello che vogliamo tu sia: inequivocabilmente italiana, sovranista e cristiana.
E per esserlo bisogna rompere gli indugi e scontrarsi, senza mezzi termini, con la compagine di sinistra e i suoi cascami lgbt+, woke, abortisti e pure eutanasisti: insomma, tutto il ciarpame morale abbracciato dalla sinistra.
UN DOVEROSO VAFFA ALLA UE (sulla scia del più noto ma evidentemente riuscito «fuck UE» (1) della Nuland)
Contestualmente al chiarimento della posizione in Patria, bisogna rompere gli indugi con la UE avendo il coraggio di dire: io la penso esattamente come Orban e la Le Pen, e malgrado tutto, non mi dispiace la politica estera internazionale portata avanti da Trump… «che fai, mi cacci? (1)… chissenefrega, vado altrove».
E UNO PURE ALLA NATO
Cara, troppo cara NATO: non vediamo nemici armati all’orizzonte… Per ora i nemici, sono di casa a Bruxelles e non usano i cannoni perché «nella fondina portano le carte Visa» (2) e quel che vi ostinate a indicare come pericoloso nemico, la Russia, in realtà è un amico e pure affidabile (almeno dalla fine dello Stato sovietico comunista) e nel remoto caso in cui i nemici apparissero, ebbene ci difenderemo con quel che saremo riusciti a realizzare con una politica di difesa calibrata alla oggettiva minaccia e non alle folli paturnie guerresche della UE …
PERTANTO UN ULTERIORE VAFFA ALLA UE
La UE ha dimenticato che la guerra la fa prima di tutto lo scarpone del militar soldato, non i «devices» tecnologici d’avanguardia … Sì certo ci vogliono anche quelli, ma la guerra la fa l’uomo (ed è meglio che non la faccia la donna) pertanto: più prudenza e diplomazia e meno smargiassate perché siamo privi del materiale umano adatto a combattere, ed è per questo – per il vostro modo invertito di intendere la società – che ormai sono poche le persone in grado di e disposte a difendere «i sacri confini» dagli assalti di aggressori. Non ci si può aspettare altro, avendo privilegiato i gay pride …
Per cui, anche per questo, parafrasando una canzone di Renato Rascel: arrivederci UE, good bye, au revoir.
UN MAGIS VAFFA A QUELLA FETTA DI POTERE DELLO STATO CHE SI È FATTO GIACOBINA
L’evidente legittimazione popolare richiede a gran voce un altolà, da sentinella allertata, a quella magistratura smaccatamente organica a una parte politica (guarda caso la «laeva pars») la quale ha sacrificato alla propria ideologia il prefisso «Magis» e la terzietà inventandosi novelli Robespierre con gran scorno per il diritto e la giustizia … L’italiano dabbene ne ha le tasche piene di una magistratura cavillosa per la quale il poliziotto ha aprioristicamente torto e il manigoldo invece ha ragione per prefazione in quanto la colpa è della società non abbastanza permeata degli ideali di quei magistrati i quali, per esempio, avendo in uggia la proprietà privata (altrui), cincischiano quando si tratta di sloggiare un occupante moroso.
E UN VAFFA ANCHE A MASSONERIA E FINANZA (riconosco essere un ffanchiurlo con ricadute che possono essere pesanti)
E un vaffa più netto, quello che richiede il coraggio dell’«alea iacta est», va rivolto a massoneria e centri di rating finanziario che hanno stravolto l’avita etica cattolica sostituendola con quella protestante per affermare, imporre e consolidare la venerazione di mammona.
Sono pericolosi e spietati, ma se ci si rende indipendenti le loro armi sono spuntate ed è evidente che gli eventuali corrispondenti di uno schieramento di interessi diverso non sarà più micragnoso e spietato di quei centri di potere finanziario che fan capo alla City. Quel che è da riproporre per il miglior equilibrio sociale è la dottrina sociale della Chiesa.
E UN BEL VAFFA PURE AI MEDIA
Quanto ai giornali left-oriented e left-payed, fregatene dei loro starnazzi. Sono due anni e mezzo che starnazzano idiozie contro di te e, stando ai sondaggi, non hanno fatto altro che aumentare il tuo indice di gradimento.
NOI AL CENTRO
Giova stringere alleanze diverse perché se rimaniamo dove siamo saremo condizionati da una congerie di interessi sia nazionali (ma al servizio straniero), sia stranieri, tutti in aperto contrasto con i nostri interessi e la nostra identità.
Ritorniamo ad essere noi stessi: il centro del Mediterraneo (non a caso indicato come nostro mare) e lì, dove Nord Africa, Medioriente, Est Europa e isole guardano a noi, costruiamo la nostra anfizionia (così Mattei non sarà morto invano).
I PERCHÉ
Perché sì alla UE, dove i paesi del «core» di quella organizzazione sovranazionale (in buona parte fortemente condizionati da massoneria e protestantesimo), ci guardano con livore perché siamo retrogradi cattolici?
Perché non uscirne e tornare a coniare una nostra moneta identitaria?
Perché no ai PIGS in seno ai quali non subiremmo sopraffazioni identitarie?
Perché sì agli USA e no alla Russia?
Perché la Gran Bretagna, uscita dalla UE continua a starci a piè pari senza pagare il dazio delle costrizioni comunitarie?
Perché sì all’Arabia Saudita e no all’Iran?
Perché no a Bashar el Asad e sì a Al Jolani?
Perché l’indifferenza politica verso il Nord Africa (la nostra quarta sponda)?
Perché inventarsi un nemico per prepararsi a combatterlo sapendo che ci sconfiggerebbe?
Ma soprattutto: perché una solida maggioranza fa il pesce in barile di fronte a una opposizione che più delegittimata di così non si può?
di Corrado Corradi
Note
(1) L’espressione «fuck the UE» è stata pronunciata dal vice-segretario di Stato americano, Victoria Nuland durante una telefonata con l’ambasciatore statunitense a Kiev.
(2) Il mio nemico di Daniele Silvestri
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