Prima Medvedev, ora Viktor Orbán: il primo ministro ungherese ha lanciato il suo anatema.
Dopo lo sfogo splatter del Russo, il Magiaro, attaccando la Presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Trump si è mangiato Ursula Von der Leyen a colazione!”.
L’atteso incontro in Scozia tra Ursula e il Tycoon è finito con un knock out alla prima ripresa.
Il peso piuma Von der Leyen ha ceduto subito ai colpi del peso massimo americano. Secondo Orbán – e siamo d’accordo con lui – non si è trattato di un accordo, ma di una imposizione che suona “O così, o quella è la porta…”
Non possiamo recriminare nulla al Presidente USA che, come già scritto, sta portando avanti l’obbiettivo dichiarato in campagna elettorale: Make America Great Again.
Agli Usa non importa, non è mai importato e mai importerà quali gravose conseguenze ricadranno sui soggetti coinvolti nei “patti”.
La claudicante Unione europea, ormai al canto del cigno, non può contare su un Presidente forte, su una commissione inflessibile.
L’Europa che gira su sé stessa, naso nel sedere del potere a stelle e strisce, allontanata dalla Russia e dalla Cina, blindata in qualità di colonia anglosassone deve crollare e crollerà per auto implosione.
Sono lontani, ahimè, troppo lontani, quei sogni in cui avevamo creduto, accompagnarti dalla colonna sonora “Più non risplende il denaro americano…”
Cristian Borghetti
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Non si è mangiato la albrecht perché vecchia e indigesta. Tutto va come previsto perché tutti stanno lavorando per la Paneuropa estremamente povera che voleva l’ideatore di questa decadenza, il Conte Coudehove Kalergi.