La moneta, a differenza di altri oggetti, ha un valore che non risiede nel suo aspetto materiale, ma nella sua dimensione spirituale, creata dall’accettazione da parte delle persone. La gente accetta un simbolo monetario, precedentemente creato con tutti i dettagli che lo rendono unico e riconoscibile, proprio perché prevede che possa essere utilizzato per acquistare beni o servizi.
In altre parole, la gente accetta la moneta, cedendo in cambio i propri servizi o la propria merce, perché prevede che altri facciano lo stesso. Il meccanismo di “previsione e accettazione” si alterna continuamente, generando il valore indotto della moneta.
Valore universale della moneta
La moneta, però, non misura solo il valore economico dei beni e dei servizi, ma rappresenta essa stessa un valore convenzionalmente riconosciuto e reale, quindi, per i motivi precedentemente espressi, questo valore è universale.
Per rendere il concetto più chiaro in termini pratici, prendiamo un esempio: avete presente la carta jolly quando si gioca a Scala Quaranta? Ecco, la carta jolly può assumere il valore di qualsiasi altra carta, prendendo il numero della carta mancante.
Questo esempio è utile perché il denaro incorpora un valore economico che corrisponde ai prodotti che deve misurare, indipendentemente da quali essi siano.
Inoltre, il valore della moneta non deve essere deperibile (come invece proponeva Gesell), ma deve rimanere stabile nel tempo.
Denaro contante
Tornando al punto principale: perché il denaro contante è fondamentale?
Un motivo importante riguarda la privacy, ovvero la tracciabilità dei nostri pagamenti.
Grazie alla tracciabilità, infatti, le nostre abitudini – alimentari, culturali, hobbistiche, sanitarie, e così via – possono essere facilmente monitorate, insieme al controllo dei nostri comportamenti.
Ciò offre al mercato un’enorme opportunità di influenzare le nostre scelte, attraverso pubblicità mirate, con un alto livello di precisione riguardo alla tipologia e alla quantità di prodotti che acquistiamo.
Per comprendere appieno l’importanza fondamentale del denaro contante, è necessario, però, precisare l’aspetto essenziale della moneta: il suo valore. Come abbiamo sottolineato più volte, il valore della moneta è creato dai cittadini, che, accettando un simbolo convenzionale, gli conferiscono valore.
Ogni valore deve necessariamente avere un proprietario; quindi, il valore della moneta, “all’atto dell’emissione”, non dovrebbe appartenere a chi emette i simboli monetari (ad esempio, la BCE per l’Euro), ma a coloro che accettano tali simboli come moneta, ossia i cittadini.
Il paradosso
Attualmente ci troviamo di fronte a un paradosso, già più volte denunciato dal professor Giacinto Auriti: i cittadini, anziché essere i proprietari del valore monetario creato dall’accettazione, ne diventano debitori.
Questa distorsione contabile e giuridica sovverte i diritti dei popoli, favorendo un ristretto gruppo di banchieri. In questo scenario, i popoli non possiedono il valore rappresentato dalla loro moneta.
Alla luce di quanto appena esposto, possiamo certamente affermare che, con l’eliminazione del contante, i cittadini non solo perdono la proprietà della loro moneta, ma si troverebbero nella condizione di non possederla nemmeno più.
È facile osservare che, per poter usufruire delle cose di cui hanno bisogno, gli esseri umani devono prima averne il possesso. Inoltre, per ottenere la protezione giuridica su tale possesso, è necessario che ne abbiano anche la proprietà.
Immaginate di essere proprietari di una casa, ma che venga occupata da altri. Se non possedeste il documento di proprietà, non potreste intraprendere alcuna azione legale contro gli occupanti abusivi per rivendicare il diritto di godere della vostra casa.
La proprietà della moneta
In sintesi: la proprietà della moneta è stata sottratta ai popoli attraverso l’inganno. Con l’eliminazione del contante, i cittadini non avranno più la libertà di spendere il proprio denaro come desiderano, ma saranno costretti a chiedere il permesso a chi detiene il controllo elettronico sui conti bancari.
L’ELIMINAZIONE DEL CONTANTE
L’eliminazione del contante consegnerà, di fatto, il diritto di spendere i propri soldi nelle mani dei banchieri.
Cosa sono le CBDC?
Le CBDC (Central Bank Digital Currencies) sono monete programmabili, regolate in base alla tipologia di acquisti e con possibilità di limitazioni temporali. In altre parole, con le CBDC, sarà possibile acquistare determinati prodotti e non altri, e persino limitare la quantità di ciascun prodotto. I pagamenti che potremo effettuare saranno vincolati a regole imposte senza possibilità di discussione.
Purtroppo, l’ideologia “green” e la falsa narrativa della CO2, supportate dall’intelligenza artificiale, potrebbero condizionare e limitare la nostra libertà di acquisto tramite le CBDC, che verrebbero programmate in base ai parametri relativi alla produzione di CO2 di ogni individuo.
Con l’introduzione delle CBDC, i popoli si troveranno ad affrontare una vera e propria schiavitù monetaria:
1. Senza la proprietà del proprio denaro,
2. Senza il possesso del proprio denaro,
3. Senza alcuna libertà di scelta sulla qualità e la quantità dei prodotti che desiderano acquistare.
Possiamo concludere affermando che, se continueremo su questa strada e non sostituiremo la moneta debito con la moneta di proprietà dei cittadini:
*L’ELIMINAZIONE DEL CONTANTE SEGNERÀ LA FINE DELLA LIBERTÀ UMANA.*
Nico Arena 20.3.25
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