Con i risultati elettorali confermati ieri, lunedì, abbiamo raggiunto Daniel Oprican, Presidente di Forța Patriotică, che è stato nostro ospite a Milano lo scorso 12 aprile. Durante la Tavola Rotonda organizzata da 2diPicche e dal Movimento Indipendenza, Daniel aveva espresso con fermezza la sua convinzione nel sostegno popolare alle tesi del candidato sovranista, sottolineando come l’esclusione di Călin Georgescu avrebbe risvegliato l’orgoglio nazionale. Le sue previsioni si sono rivelate giuste, e ora, a caldo, abbiamo voluto raccogliere le sue impressioni.
1- buona la seconda: la vittoria di George Simion è un segnale inequivocabile che il popolo rumeno ha scelto un candidato nazionalista ed euroscettico. come valuta l’andamento delle elezioni?
Dobbiamo ricordare che queste elezioni sollevano seri dubbi sulla loro legittimità, considerando l’annullamento controverso delle elezioni di dicembre e l’esclusione ingiusta dalla corsa elettorale del vincitore del primo turno, Călin Georgescu, insieme ad altri candidati.
L’aumento di George Simion fino al 40,96% non è affatto spettacolare, ci dimostra piuttosto che gli elettori di Georgescu hanno seguito la strategia comune dei due leader. Senza questo sostegno, Simion non sarebbe mai arrivato al secondo turno – lo dimostra chiaramente il risultato di appena 13,86% ottenuto a novembre.
Anche se né Simion né Georgescu hanno dichiarato chiaramente di voler uscire dall’UE o dalla NATO, vengono comunque etichettati come estrema destra, con presunti legami con l’Est.
È evidente che il sistema politico post-dicembrista ‘89 teme qualsiasi forma reale di opposizione.
2- Cosa possiamo aspettarci dal ballottaggio?
Nel secondo turno, il candidato più accessibile per Simion sembra essere proprio il suo avversario: Nicușor Dan, sostenuto dall’area progressista.
Ci aspettiamo una mobilitazione massiccia dell’elettorato sovranista.
È possibile che Bruxelles intervenga nuovamente in modo indiretto, come abbiamo visto anche a dicembre. Pertanto, tutto è possibile, compresa la comparsa di nuove sorprese.
3- Come si pone Forța Patriotică in questo scenario?
La piattaforma civica Forța Patriotică non sosterrà candidati progressisti o globalisti. E con questo credo di aver detto tutto.
Inoltre, il premier Ciolacu ha appena annunciato le sue dimissioni, dichiarando:
«Questa coalizione non è più legittima finché non riesce a portare il proprio candidato al secondo turno.»
4- Cosa crede che cambierà per la Romania con un governo spostato a destra?
Con attuale maggioranza parlamentare sarà molto difficile fare le riforme, si deve avere un governo sostenuto dal Parlamento.
È giunto il momento di elezioni anticipate e dell’avvio di un processo di liberazione dello Stato rumeno dalle mani di questo sistema corrotto.
Non sarà facile, ma è un inizio necessario. La Romania può diventare un esempio di rinascita delle nazioni per tutta l’Unione Europea.
La Redazione ringrazia per la disponibilità Daniel Oprican, Presidente della Platforma Civică Forța Patriotică

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