Risulta sempre più difficoltoso districarsi nella spazzatura ideologica di una certa parte politica, che sistematicamente finisce per smentirsi da sola.
L’Eroe “di Tutti” e la Sinistra
Il giornalista di Repubblica, Carlo Merlo, pochi giorni dopo l’uccisione del brigadiere Legrottaglie, ha scritto che “quel carabiniere ucciso è un eroe di tutti, non della destra”. Falso. È un eroe di tutti, sì, ma non certo di quella sinistra sempre pronta a schierarsi a fianco di delinquenti, centri sociali (che spesso si equivalgono), immigrati violenti, giustificandoli sistematicamente e stigmatizzando chi osa colpevolizzarli. La sinistra non può minimamente arrogarsi il diritto di sentirsi addolorata per quella morte, perché sta dalla parte opposta della barricata rispetto a chi, con 1600 euro al mese, tenta di far rispettare un minimo di legalità in questo paese alla deriva.
La prova? A distanza di neanche un mese, a Monza, presso il centro sociale FOA Boccaccio (dove ha esordito la Salis, come si usava dire nelle figurine Panini) è stata proposta un’iniziativa su “come istituire una società senza la polizia”. A curarla, una persona di spessore come Italo Di Sabato (Democrazia Proletaria, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo), uno che, come scriveva Paolo Villaggio, “praticamente sta a sinistra del Partito Comunista Cinese di Mao”. Il bello è che sulla locandina era pure scritto che, in caso di maltempo, la manifestazione si sarebbe svolta in uno spazio privato del Circolo 1 del Partito Democratico, che guida il comune brianzolo. Speravo nel passaggio di uno stormo di condor affetti da diarrea per condire questa bella serata. E il PD? Zitto, per carità. Paura di perdere voti.
La Filosofia della Contradizione
“S’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo.” Ed ecco la professoressa Donatella Di Cesare, filosofa e docente universitaria. Sì, proprio lei che aveva recitato un’elegia funebre per Barbara Balzerani: “la tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Addio alla compagna Luna”. Peccato che la “compagna Luna” avesse aderito alle BR dal 1975 e partecipò a diversi omicidi e alla strage di via Fani con il rapimento di Aldo Moro. Nel 1981, partecipò anche al sequestro del generale Dozier. Un fiorellino, insomma.
Chissà se la brava docente abbia mai posto un fiore sulle tombe delle vittime della sua prediletta.
Prosegue la professoressa: “la destra politica è intesa come sinonimo di guerra e morte”, e ancora, “dove c’è Trump c’è il caos”. “Dove c’è il trumpismo, la nuova destra, c’è la guerra”.
Rinfreschiamole la memoria.
La Sinistra e la Guerra: Un Controsenso Storico
Il 24 marzo 1999, il Presidente del Consiglio Massimo D’Alema faceva alzare in volo i bombardieri italiani (senza neppure consultare il Parlamento) bombardando Pristina, Podgorica e la periferia di Belgrado, nonostante Clinton avesse suggerito al premier di offrire solo la disponibilità delle basi, senza necessità di intervento diretto. Per farla breve, in diverse incursioni, non solo italiane, furono stimate vittime tra le 2.500 e le 4.000 e 12.500 feriti. I “portatori di pace” della sinistra equiparati agli “esportatori sani di democrazia” (USA).
Tra l’altro, Clinton era un “New Democrat”, non un repubblicano truce e fascista. Anche il pacifico Barack Obama (democratico) ha continuato e intensificato operazioni militari esistenti in Iraq e Afghanistan e, perché no, anche una capatina in Libia per non farsi mancare nulla.
La memoria non è il loro forte, la contraddizione sicuramente sì. Sempre dalla parte sbagliata della barricata.
Indagini e Doppiopesismo
Sono di questi giorni le inchieste in Lombardia, Piemonte, Marche e ora Puglia, dove i signori del PD sono sotto indagine per vari reati che dovranno comunque essere valutati in sede giudiziaria. Anche qui si è assistito a scene curiose dove i “culi di pietra” non si schiodano dalle loro poltrone, rivendicando che un avviso di garanzia non comporta automaticamente le dimissioni. Strano, perché quando è toccato a politici di destra venivano fatte manifestazioni, sit-in, giornali e media che sparavano bordate per chiedere le dimissioni (Toti docet). Specialità della casa: doppiopesismo.
La Scienza del Voto (Secondo Alcuni)
L’ultima minchiata è stata invece scritta da un giornalista dell’house organ dei 5 Stelle, Il Fatto Quotidiano. Il cronista spiegava con dovizia di particolari il motivo per il quale il consenso per Giorgia Meloni non scende. Ed ecco la spiegazione “scientifica” che serve a mascherare quello che voleva intendere: “le decisioni politiche di una larghissima fetta di popolazione sono legate ai meccanismi primitivi di tipo istintivo (cervello rettiliano)”. In pratica, chi non vota il centrodestra è un subumano cavernicolo, più vicino ai primati che all’Homo Sapiens. Una buona fetta di popolo, quindi, nel futuro, secondo loro, potrebbe essere privata della facoltà di votare in quanto non in grado di farlo.
Gli “intelligenti” di sinistra dovrebbero però leggersi anche qualche testo di storia naturale, perché i rettili, come i coccodrilli, sono sopravvissuti alla scomparsa dei dinosauri, unitamente a tartarughe e squali. Questi animali sono quindi il risultato di un’adattabilità evolutiva con quel poco che il mondo offriva loro. Tutto ciò in parte si riflette anche a livello umano. I “rettiliani umani” non di sinistra sopravvivono e si accontentano anche dei lidi ferraresi, avendo poco a disposizione, e vanno nei mercati a fare la spesa. I “T-rex di sinistra”, invece, vivono bene a Capalbio, Porto Cervo, Cortina e nelle ZTL delle città (per ora).
Sono fermamente fiero di essere rettiliano. Viva i coccodrilli umani!
Maurice Garin
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