“Giorgia Meloni è il nostro Frodo e noi siamo la Compagnia dell’anello. L’anello è pesante, dobbiamo aiutarla nella fatica di portarlo senza mai indossarlo: è ciò che ci siamo sempre promessi“. Cit. Arianna Meloni, Sorella in capo.
I grandi libri, si diceva, non vengono solo letti. Quello vale per qualsiasi volume. I grandi libri leggono a loro volta dentro di te. E ti tirano fuori verità scomode.
Partiamo dall’assunto che Arianna Meloni Il Signore degli Anelli lo conosce molto bene. Io l’ho letto nove volte, ma lei sicuramente lo conosce anche meglio di me. Quindi la citazione non l’ha sbagliata. Eppure, è incredibilmente fuori fuoco. Alcuni dati:
1. Frodo NON salva la Terra di Mezzo. Egli, infatti è il PORTATORE dell’Anello. Non il suo distruttore. Quello è Gollum.
2. Frodo, se vogliamo essere precisi, CEDE alla tentazione dell’Anello e rischia di perdere tutto. A conti fatti l’Anello lo distruggono due cose: la Provvidenza e un male (Gollum) che Frodo ha risparmiato, come Bilbo prima di lui. Ma fosse stato per lui saremmo stati tutti fregati.
3. Quando i quattro hobbit tornano nella Contea diventano tutti dei capi. L’unico che passa il resto della vita a lamentarsi senza fare assolutamente nulla se non scrivere (la propria biografia) è.… indovinate? Frodo.
4. Infine, se Sam non avesse portato l’Anello (come Bilbo prima di lui) sarebbe fallita la missione. Quindi qualsiasi promessa fatta dai Fratelli, bisogna tenere conto che Shelob* esiste e si deve essere pragmatici.
Qualcuno ha letto nelle parole di Arianna una incondizionata ammirazione per Giorgia.
Ma quando mai. Frodo è l’incosciente per definizione. Uno costantemente nel posto sbagliato per il motivo sbagliato. E serve eh, perché in una guerra dei Saggi contro l’Oscuro Signore, i Saggi perdono. Lo si è già visto.
E Arianna, forse, nelle ombre scure che avvolgono l’inconscio di ognuno, voleva dire proprio questo. Sì, Giorgia non ha alcuna capacità. Ma è pura, e tanto basta. Al resto ci penserà la Provvidenza. O il Male che distrugge sé stesso.
Ma è proprio questa la differenza tra le sorelle. Giorgia cita Aragorn. Il Re che era e sarà.
La Sorella in capo, sulla cui attendibilità io sono molto più disposto a scommettere, vede Giorgia come la palla curva della Provvidenza.
Qualcosa lanciato su traiettorie misteriose che NON PUO’ FALLIRE. Da Cattolici siamo molto più rassicurati dai piani di lunghissimo periodo della Provvidenza, piuttosto che dalle buone idee e dal buon senso dei governanti.
Non abbiamo sempre torto, sia chiaro.
Ma io, personalmente, continuo a preferire e confidare in Gandalf, che sfida e vince anche la morte, piuttosto che nell’innocente Frodo. Come diceva qualcuno di molto saggio, l’innocenza non prova nulla.
E il Balrog non lo sconfigge Frodo (quello è Gandalf). Che, peraltro, non sconfigge nemmeno Sauron (quello è sempre Gollum). O Saruman (Barbalbero prima, Merry e Pipino dopo).
Frodo non vince assolutamente nulla. È il perdente di maggior successo della storia della letteratura.
Diciamo che, se dovessi scommettere dei soldi a partire dalla lettura di questo commento di Arianna Meloni, li metterei comunque sul Balrog. Perché, a differenza del fantasy, la realtà tende a essere molto più complessa.
E Arianna lo sa perfettamente. Infatti, chiede di tenere, cortesemente, giù le mani dall’Anello. Deve aver visto degli sguardi calcolatori che non le sono piaciuti. Come darle torto? A destra il potere è il veleno più ricercato e sempre assunto in solitaria.
Per concludere: auguro di cuore a Giorgia Meloni di essere chiunque nella Compagnia, salvo Boromir (ruolo esclusivo di Gianfranco Fini) e Frodo. E non per il suo bene. Ma per il nostro.
Brian Curto
*Shelob è un aracnide che vive all’interno del Regno di Mordor, la Compagnia deve difendersi da lei sulla scalinata di Cirith Ungol
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