La grande regista Leni Riefenstahl fosse vivente oggi difficilmente potrebbe produrre un documentario del pathos del suo Trionfo della Volontà.
La cotonata leader della sua Germania e i leader della sua Europa poco possono infatti stimolare ad un’artista come Leni: grandezza, poca, autorevolezza meno, folle plaudenti e gioventù disposta a seguirli ancora meno.
Probabilmente si sarebbe data più ad un cortometraggio (risparmiando pellicola per carità di patria) di taglio comico disilluso, un po’ triste come le comiche finali.
Un Trionfo dell’Incompetenza
Questo dovendo vedere i nostri prodi rappresentanti, tornati dalla Cina con le pive nel sacco. Una missione, durata meno di un giorno, che ha prodotto il… nulla.
Un vertice fallito, nessun accordo firmato e, per coronare il tutto, toni così tesi da far sembrare una riunione di condominio una seduta di meditazione zen.
Sembra che l’Unione Europea abbia cercato di parlare alla Cina da una “posizione di forza”. Un’idea brillante, non c’è che dire, specialmente quando dall’altra parte del tavolo siede nientemeno che il Presidente Xi Jinping, noto per la sua malleabilità tutta orientale.
Gli eroici leader – la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il Presidente del Consiglio Europeo António Costa e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE Kaja Kallas – devono aver pensato che la sola presenza delle loro illustri cariche avrebbe bastonato la Cina in sottomissione.
Peccato che la realtà, come spesso accade, sia stata un po’ meno fantasiosa.
Con le questioni commerciali e la situazione ucraina a fare da campo di battaglia, l’incontro si è trasformato in un muto scambio di sguardi torvi, come ben riportato da Reuters.
E dire che, secondo la rivista australiana The Diplomat, si sperava in un riavvicinamento, perfino con la “frattura transatlantica” in corso. Ma a quanto pare, nemmeno un’occasione così propizia è bastata a far uscire i nostri campioni dalla loro bolla di presunzione e incompetenza.
In ginocchio!
Se avessero un briciolo di decenza, questi tre illustri personaggi avrebbero dovuto rassegnare immediatamente le dimissioni. Invece no!
Non solo hanno fallito nel siglare un qualsiasi tipo di accordo con la Cina ma, è notizia di ieri, che in ginocchio sui ceci la cotonata “presidenta” della Commissione Europea ha sottoscritto la triplicazione dei dazi USA del bullo Donald.
E avevano abbaiato, minacciato fatto la voce grossa … ma alla fine in ginocchio dallo Zio Donald, ben rappresentata da questa immagine creata dalla IA che gira in rete.

E non è la prima volta, si basti vedere la spettacolare perizia con cui, recentemente, è stata gestita la politica di sostegno militare all’Ucraina: Gli USA producono le armi, l’Europa le paga (a prezzo pieno) e gli ucraini si fanno ammazzare.
Un vero disastro senza precedenti. Ma cosa ci si aspettava, in fondo?
La classe dirigente europea è totalmente incapace, confusa e inadeguata a gestire un periodo tragico e pericoloso come quello che attraversiamo.
Sveglia europei!
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