IL PENSIERO GENERA IL VALORE DEL DENARO
Il denaro racchiude in se l’equivalente, in valore, di tutte le cose materiali e i suoi surrogati spirituali.
È per questo motivo che meno desideriamo il denaro e più ci eleviamo spiritualmente.
Il denaro, infatti, è un’invenzione dell’uomo che nasce per misurare il valore delle cose e per contenere il valore nel tempo, quindi permettere di poter vivere dignitosamente nella società contemporanea, perché l’uomo ha bisogno di comprare le cose essenziali che non è in grado di produrre da solo, come il cibo, le medicine, i vestiti, una casa, ecc.
Fin qui tutto il ragionamento è semplice, l’anomalia è il consumismo che consiste nel desiderare cose di cui non abbiamo assoluta necessità, e per comprarle ci occorre necessariamente più denaro. Ciò comporta che, per avere altro denaro, siamo spesso costretti a dover lavorare di più per ottenerlo e rinunciando al nostro tempo libero dal lavoro, e così, senza che c’è ce ne accorgiamo, gli anni passano desiderando cose e lavorando maggiormente per ottenere più denaro per comprarle.
Chi ha tutto l’interesse a suscitare nelle masse il desiderio delle cose materiali è chi produce denaro, e cioè lo stesso soggetto che ha necessità che il denaro sia richiesto. Il connubio che c’è fra chi produce simboli monetari di costo nullo e i popoli che accettano quei simboli pagandoli al loro valore nominale, non ha un senso logico.
Solo un popolo che accetta come debito il denaro dei banchieri, fa sopravvivere e proseguire l’inganno monetario.
Così attraverso una parsimonia feroce, i grandi usurai usano la tecnica della rarefazione monetaria, inducendo gli uomini a lottare fra loro, chi per legittimo istinto di sopravvivenza, chi per sete di potere e ogni altra esigenza innaturale di denaro.
Se il denaro non fosse richiesto, i fabbricatori di denaro non potrebbero controllare l’umanità attraverso il debito.
L’umanità per riscoprire la sua naturale essenza, dovrebbe capire cos’è il denaro e come nasce il suo valore, per comprendere ciò, però, è necessario smettere di pensare al denaro solo nella sua quantità, ma iniziare a ragionare sulla sua qualità giuridica di strumento convenzionale.
Allora dovremmo anche capire cos’è una convenzione.
Progressivamente, riusciremo a comprendere che la più grande forza che possiede l’uomo è quella del pensiero.
Il pensiero collettivo genera il valore del denaro, ma i popoli lo ignorano, e così un manipolo di banchieri sottomette l’umanità attraverso la più grande menzogna, ovverosia, il debito pubblico.
IL PENSIERO È NEMICO DELLE GUERRE
Le guerre nascono principalmente per sete di potere, dietro però ci sono altri interessi anti umani che nemmeno i capi delle nazioni conoscono e per questo essi sono manipolati da menti perverse e molto intelligenti.
Le guerre nascono per vari motivi, uno di questi è quando i capi di Stato non si fanno corrompere e vogliono mantenere il loro potere sulla nazione, muovendo gli eserciti.
Quando invece i capi delle nazioni si fanno corrompere, trovando accordo con i nemici, ecco che gli eserciti non si muovono, anzi collaborano fra loro.
I popoli non si accorgono di nulla fino a quando non cominciano a pensare.
Il pensiero collettivo spontaneo, naturalmente, è nemico delle guerre, perché è tendente al bene.
L’istinto di sopravvivenza scritto nel codice genetico della vita, tende al bene e non può essere altrimenti, perché la Vita rispecchia il volere del suo Creatore, che è Dio.
Come si crea il valore delle cose? Il valore di tutte le cose nasce dal pensiero previsionale soggettivo e in molti casi anche da quello collettivo.
Il pensiero crea le cose?
Assolutamente no, il pensiero crea solo il valore delle cose.
Non è il pensiero che genera l’essere, ma è l’essere che, attraverso il pensiero, induce l’uomo a crearne il valore.
Ripetiamo ancora per fissare bene il concetto poc’anzi espresso: come si crea il valore delle cose? Il valore di tutte le cose nasce attraverso un pensiero previsionale soggettivo o collettivo, mirato al nostro benessere o alle nostre esigenze reali o percepite come tali, come attraverso la pubblicità per esempio.
E come si crea il valore della moneta?
Il valore della moneta nasce da una convenzione, cioè, mettendoci d’accordo tutti ad accettare come valore reale un simbolo, convenzionalmente stabilito, con un pensiero mirato al benessere comune.
È, quindi, nel momento in cui i pensieri mirati convergono tutti all’unisono, come per incanto, nasce il valore della moneta.
Perché allora tutti i popoli del mondo sono indebitati? Nei confronti di chi?
Tutti i popoli del mondo sono indebitati da chi ha rubato il pensiero collettivo e lo usa contro l’umanità.
Ci avete mai pensato?
IL PENSIERO PURO
È il pensiero che muove le azioni degli uomini vivi, e lo stesso pensiero previsionale genera anche il valore delle cose, quindi, senza il pensiero non esisterebbero né le azioni e nemmeno il valore.
Che valore avrebbe una montagna di denaro in un mondo di morti o popolato da malati di mente?
E se quei malati di mente fossero economicamente istruiti dai padroni del denaro? Allora vivrebbero felici nella loro incoscienza di uomini non pensanti, e quel mucchio di denaro avrebbe un enorme valore, seppur emesso a loro debito.
Potrebbe esistere l’ipotesi nella quale uomini pensanti e sani di mente accettassero come unica forma di moneta quella emessa a debito dei popoli?
No, chi è sano di mente non può accettare che in un sistema chiuso come il pianeta terra, tutti i popoli del mondo siano indebitati.
Ma debitori nei confronti di chi?
L’ignoranza indotta in campo monetario è simile alla pazzia, entrambe, infatti, non permettono agli uomini di formulare dei pensieri logici.
Occorrerebbe quindi ritornare a essere puri come bambini, nei quali il pensiero non sia stato ancora contaminato né da false credenze e nemmeno offuscato da un deleterio indottrinamento opportunamente programmato dai grandi usurai. Occorrerebbe reagire contro questa forma di pazzia collettiva creata e imposta dai padroni del denaro attraverso i loro mezzi d’informazione e le loro scuole e università.
La pazzia oggi si diffonde a macchia d’olio, lottando con il pensiero puro.
Allora chi è in grado di riflettere sui problemi sociologici esistenziali riesce a desumere che l’eterna lotta fra il bene e il male è la stessa lotta che c’è fra il pensiero puro e il pensiero malato.
Il pensiero puro tende al bene e genera valore positivo, viceversa, il pensiero malato tende al male e, nel campo monetario, se accettato, genera valore negativo, cioè debito.
Possiamo logicamente affermare allora che il sistema monetario basato sul debito altro non è che la peggiore forma del male.
Il male portato all’estremo, uccide, ma il debito fa peggio perché, come afferma Giacinto Auriti, prima di uccidere l’uomo, strugge la sua dignità, umiliandolo al punto tale da costringerlo al suicidio.
Il sistema dell’emissione monetaria basata sul debito, è una forma di pensiero malvagio creata da menti perverse che inizialmente ammaliano l’umanità con un pensiero distorto, e poi la svuotano del proprio pensiero puro, cioè del valore positivo.
Come dicevamo, un pensiero distorto genera iniquità, menzogna, crudeltà, guerre e morte, mentre il pensiero puro genera vita, amore, gioia, serenità, speranza nel futuro.
Ricordiamo, a tal proposito, la semplice, ma profondamente intensa, frase del professor Giacinto Auriti: “Se non sostituiremo alla moneta debito la moneta proprietà dei cittadini, le generazioni future non avranno altra scelta che quella fra il suicidio e la disperazione”.
Allora non ci resta che pensare con la mente sana a ciò che la purezza di Dio ci offre, poi liberamente decideremo quale forma di pensiero sia a noi più conveniente.
Nicola Arena 18.02.2025
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